I Sempreverde

Gli Elfi tendono ad essere leggermente più alti dei nani e più bassi e gracili degli umani. Hanno lineamenti sottili e delicati e, nonostante l’apparenza minuta e fragile, sono invece dotati di forza e agilità.
Quando le circostanze lo richiedono, gli elfi possono diventare fieri guerrieri e prendere tutte le decisioni necessarie per proteggere se stessi, le proprie case, ed i propri amici. La maggior parte degli Elfi sono alti tra
1,50 e 1,65 m e pesano circa 50 Kg. Preferiscono Vivere in ambienti naturali come per esempio foreste isolate e fitte boscaglie. Sono per natura di allineamento Caotico e le altre razze generalmente Ii considerano frivoli e distaccati.
Gli Elfi sono notoriamente una razza estremamente longeva, che raggiunge quasi i 1.200 anni di età: questo può spiegare alcune delle loro attitudini, come
il fatto che secondo loro si deve prendere la vita con calma e godere delle bellezze che offre; non ci si deve mai affrettare in quello che si deve fare; si ha sempre disposizione tutto il tempo che si vuole per fare qualunque cosa. Gli Elfi amano dedicarsi al canto, alla danza e amano ricercare la bellezza insita nella natura di tutto quello che li circonda.
Forse a causa della loro vita molto lunga, gli Elfi hanno difficoltà a stringere delle amicizie con la razze meno longeve: alcuni Elfi, infatti, non vogliono legarsi troppo agli umani perché sono coscienti del fatto che quegli amici moriranno di vecchiaia molto presto.
Comunque, gli Elfi che hanno rapporti di amicizia con altre razze, considerano i compagni come loro pari. Amici (e nemici) non vengono mai dimenticati.
Gli Elfi sono affascinati dalla magia e dedicano tempo ed energie a studiare le forze arcane. Molti potenti maghi umani rispettano e ammirano la comprensione della magia che gli Elfi dimostrano. Le tipiche sotto-razze degli Elfi sono: Elfi marini, Elfi Oscuri, Elfi grigi, Elfi alti, elfi silvani ed Elfi Drow. l personaggi Elfi possono appartenere a quasi tutte le classi. L’unica classe proibita agli elfi è quella del Necromante perchè andrebbe contro il credo del valore della vita degli Elfi (anche quelli Oscuri e Drow).

Gli elfi si sono adattati a qualsiasi tipo di ambiente, o quasi: abitano sulle montagne, nelle foreste, in pianura, sott’acqua e sottoterra. Le nevi polari e le calde sabbie desertiche conoscono il passo leggero dei loro stivali.
La loro naturale curiosità spiega il fatto che si siano spinti ovunque: Vogliono capite ii mondo in cui vivono, e questo sarebbe impossibile senza visitarlo personalmente. Se l’esploratore riesce a fare un resoconto puntuale della propria esperienza, gli altri elfi potranno comprendere quel mondo anche solo intuitivamente.
Eppure gli elfi sono noti per loro desiderio di vedere le cose di persona. Anche quando un luogo è stato abbondantemente esplorato e descritto, molti di loro vogliono visitarlo. Lungo il tragitto si mostreranno interessati ad ogni particolare, fermandosi ad esaminare tutto ciò che attira la loro attenzione. Perciò è possibile che tutti gli elfi abbiano sentito parlare di qualsiasi posto del mondo in cui vivono.

Attenzione: Le descrizioni sono riferite ad AD&D, ma sono attualissime anche per D&D 5th.

 

Tips: Per interpretare un elfo è molto semplice, basta togliere la volgarità o brutalità dagli umani (niente sputi sulle mani o rutti liberi), non avere fretta di svolgere i vari compiti (o per lo meno prendersi tutto il tempo che serve), ragionare dando un valore alla vita (recare morte ad una creatura non deve essere una scelta presa con superficialità) e attaccamento alla natura preservandola (greenpeace levati!).

Sottorazze Elfiche

Sottorazze. Chiunque può scegliere, se il DM è d’accordo, un personaggio appartenente ad una di queste sotto-razze. Qualora non si specifichi la sotto-razza di appartenenza, si presume che ogni Elfo sia un Elfo Alto (la sotto-razza più comune).
Tutti gli Elfi hanno di base un +1 in Destrezza e -1 in Costituzione. In base alla Sotto-razza si applica l’ulteriore/i bonus e malus riportati.
Esempio: Decido di fare un Elfo in AD&D e scelgo l’Elfo D’Oro. Avrò un ulteriore +1 in Destrezza e +2 in Intelligenza, di conseguenza avrò -2 in Carisma e un ulteriore -1 in Costituzione. Totale +2 in Destrezza e Intelligenza, -2 in Carisma e Costituzione.
Naturalmente, le descrizioni seguenti non si applicano a qualsiasi elfo: gli Elfi sono diversi tra loro quanto gli uomini, ognuno con una personalità caratteristica. Indicheremo soltanto quelle che sono le tendenze generali della sotto-razza, che non sono vincolanti per i suoi membri: non tutti gli Elfi d’Oro sono snob, cosi come gli Elfi Drow non sono necessariamente cattivi.

Qui sotto puoi trovare altre informazioni dettagliate sulla sottorazza elfica preferita. In queste sezioni sarà possibile comprendere meglio le sfumature più dettagliate e gli atteggiamenti che le altre razze possono avere con la tipica sotto-razza e viceversa. Nelle tabelle qui sotto vengono riportate rispettivamente Altezza e Peso delle 6 sotto-razze elfiche.

  Statura degli Elfi Peso degli Elfi
  Statura (CM Base)     Peso (Kg) Base    
Sottorazza Maschi Femmine Modificatore Maschi Femmine Modificatore
Alti 140 127 2d12+1 40 31 1d12+1
Grigi 152 140 3d10 38 33 1d12+1
Silvani 152 140 3d10 42 35 2d8
Marini 127 127 3d10 38 33 1d10
Oscuri 132 120 2d10+1 41 30 1d12+1
Drow 127 140 2d12+1 35 42 1d12+1

Le Abilità di razza invece sono riportate più sotto.

Sono gli Elfi più comuni e sono anche i più espansivi e cordiali. Non disdegnano di viaggiare in terre straniere anzi, lo fanno molto più spesso degli altri elfi. Questa è la sotto-razza più avventurosa e che ha maggiori contatti con gli altri popoli: per questo i PG elfi sono, solitamente, elfi alti.
Benché gli elfi alti a prima vista possano sembrare distaccati ed arroganti, non ci vorrà molto a capire qual è la loro vera natura: sanno bene quanta possa valere la concordia con le altre razze del mondo. Certo, non è sempre facile fare amicizia: spesso non danno confidenza alle creature meno longeve, avendo imparato da piccoli a non fidarsi di nani e di uomini.
– Estetica: Gli Elfi alti hanno la pelle bianchissima. Anche se stanno quasi sempre all’aperto, non si abbronzano per l’esposizione ai raggi solari. Non si tratta di un pallore cadaverico, ma più color panna. Occhi e capelli possono essere di due tipi. Alcuni Elfi sono biondissimi e con gli occhi azzurri; altri, ugualmente numerosi, hanno i capelli scuri, bruni o nerissimi, ed intensi occhi Verdi. Tra le due varietà non ci sono ulteriori differenze, benché spesso godano di un diverso trattamento solo a causa dell’aspetto esteriore. In rari casi (o per discendenza magica) è possibile che i capelli possano avere un color pastello come l’azzurro o il verde e il rosso (si consiglia di far tirare 1d100. Se il risultato è 90 o superiore, il PG può scegliere il colore che vuole insieme al DM).
Gli Elfi alti amano le tinte pastello, invece dei colori cupi degli Elfi d’Oro; essendo cacciatori e boscaioli, spesso portano dei mantelli verdi che si mimetizzano perfettamente col fogliame.
– Armi: L’arma preferita è l’arco, ma se la cavano bene anche con le spade, corte o lunghe. In battaglia indossano, sopra la scintillante cotta di maglia degli elfi, mantelli “intrisi di essenza silvestre”, grazie ai quali possono muoversi nella foresta senza far rumore, colpire fulminei e poi ritirarsi. Ogni tanto addomesticano e cavalcano le aquile giganti, ma non usano quasi mai cavalcature, perché cavalli e simili sono troppo ingombranti nei boschi; le utilizzano nei viaggi lunghi e in pianura.
– Habitat: Il mondo degli Elfi alti è molto simile ai reami fiabeschi: le loro case some incantate e nella loro società regna il bene.
Questi Elfi non danno molto valore all’organizzazione sociale: preferiscono vivere come vogliono, senza imposizioni di sorta. I loro villaggi sono oasi di pace, perché tutti gli elfi contribuiscono alla difesa comune. Esiste una sorta di dinastia Reale ma gli Elfi non ci fanno molto caso: non sono disposti a rispettare qualcuno solo per la sua nascita altolocata.
Gli elfi alti vivono a stretto contatto con la Natura, senza mai prendere più del necessario e, anzi, badando a ricostituire e a migliorare questo loro patrimonio. La vegetazione viene costantemente rinnovata, perché il verde fa parte della loro vita; per questo i buoni vedono in loro il massimo della bontà. Quelli che danno più valore alla legalità che alla libertà potranno non essere d’accordo, ma comunque nutriranno rispetto per il loro modo di vivere.
– Società: Non c’è dubbio che quella degli elfi alti sia una degna esistenza, fatta di libertà, natura e gioia di vivere. Tra loro non ci sono ansie ed affanni; la vita é sovente caratterizzata da uno splendore idilliaco. Pur dovendo affrontare i problemi derivanti dalle incursioni di umani e di umanoidi, sembrano immuni dalle preoccupazioni che spesso opprimono gli altri elfi. Vivendo in armonia con la natura, non hanno difficoltà a trovare cibo nelle zone in cui abitano; vicino alle loro comunità la selvaggina abbonda e la terra è fertile. Certo, quando si allontanano dalle loro terre gli elfi alti scoprono una realtà ben diversa; una comitiva di Elfi in viaggio si trova sovente a dover dipendere dalla generosità altrui.
– Avventura: Trovare una motivazione per far si che un Elfo Alto vada “all’avventura”? Qualsiasi scusa è buona per uscire di casa! Lo spirito dell’Elfo Alto ha sete di avventura e non lo troverà fra le mura domestiche.

Sono, tra gli elfi, più nobili ed i più riservati nel contempo. Si sono ritirati dal mondo dopo essersi assicurali che esso si era ormai avviato sul cammino del bene. Si considerano i protettori del bene nel mondo, ma non amano scendere dai loro monti e dalle loro valli per difendere i popoli “minori” e lo fanno solo in caso di grave necessità.

Gli elfi grigi somigliano un po’ ai Cavalieri: alteri, sprezzanti e pieni di sé. Dicono quel che pensano senza problemi, purché si resti entro i limiti del decoro. Spesso sono altezzosi ed evitano i contatti con gli altri popoli e persino con gli altri elfi; solo per gli altri elfi grigi tanno un eccezione. Sono gli elfi che si basano di più sull’intelligenza. Questo non significa che gli altri elfi siano stupidi, ma gli elfi grigi credono più nelle doti mentali che nella forza fisica. Tra loro i maghi sono più numerosi e gli studiosi sono tra i membri più stimati della comunità. Tutta la loro vita è dedicata allo studio e alla conoscenza; resta meno tempo per i passatempi che allietano la vita agli altri elfi. Tra gli elfi i loro maghi non hanno rivali e anche i maghi più potenti delle altre razze parlano affascinati della loro sapienza. Preferiscono imparare sulla magia in generale; grazie alla loro longevità sono tra gli esperti di magia più dotti di qualsiasi mondo, anche se non necessariamente i più potenti. Come tutti gli elfi, hanno a disposizione interi secoli per affinare la loro arte. Dato il loro perfezionismo, i loro prodotti sono i migliori del mondo. Solo alcuni nani sono in grado di competere con la loro bravura, senza però mai toccare la sublime bellezza dei loro manufatti.
– Estetica: Indossano tuniche di lana bianche, gialle, d’oro e d’argento sulle quali portano mantelli blu o viola. La grande eleganza, unita al portamento regale e alla loro bellezza, li fa sembrare creature soprannaturali. Gli elfi Grigi sono più alti e sottili degli altri, con capelli argentei ed occhi ambrati. Il loro aspetto non è connesso a virtù particolari, ma li distingue dalle altre sottorazze. Ci sono, di rado, anche individui con capelli biondo platino ed occhi violetti, i cosiddetti elfi fatati, che probabilmente sono stati i primi incontrati dagli uomini.
– Armi: Quando si accingono a combattere si mettono lucenti corazze di piastre o di maglia di ferro, con elmi alari per proteggersi il capo. Le armi, create dai loro maestri armaioli, scintillano anche sotto la luce più fioca. La cavalleria monta grifoni o ippogrifi che calano in picchiata sul nemico con mortale precisione. Quasi tutti gli oggetti fatti dagli elfi grigi sono all’altezza di ricevere i più potenti incantesimi. È la qualità stessa del manufatto a dotarlo di virtù magiche e a renderlo più ricettivo nei confronti degli incantesimi maggiori.
Gli elfi grigi producono gran parte degli oggetti magici degli elfi; sono particolarmente abili nel fare tomi e pergamene.
 – Società: Pur non avendo pregiudizi nei confronti delle altre razze, gli elfi grigi credono nella purezza della loro stirpe. Sono gli elfi meno tolleranti e cercano di isolarsi da tutti, a volte anche dagli altri elfi. Concedono l’accesso alle loro roccaforti solo ai più potenti maghi degli altri popoli, che vengono ugualmente trattati con circospezione. Gli Elfi grigi non sono fanatici nei loro pregiudizi verso i meno longevi: temono soltanto di contrarre le loro debolezze.
Proprio per la loro devozione alla purezza del sangue elfico, gli elfi grigi cercano di tener fede ai loro ideali originari. Pensano di essere gli elfi più puri e sono convinti che, non facendo nulla per proteggersi, gli altri elfi siano destinati a ricoprire un ruolo secondario. Si sentono i “veri” elfi, insomma, superiori agli altri, pur derivando dal ceppo comune degli elfi alti. Passando tanto tempo a studiare, non ne rimane molto per l’attività fisica, pur non escludendo l’artigianato. Per il proprio sostentamento gli elfi grigi devono dipendere dai cosiddetti elfi minori. Dato che, per la maggior parte, questi individui sono cresciuti al servizio degli elfi grigi, sono convinti che questo sia il loro scopo nella vita. Alcuni se ne vanno, ma la maggioranza non ne ha il coraggio. Molti sono addirittura entusiasti di servire i loro padroni e non si sognano neanche di abbandonarli: per loro la gerarchia e sinonimo di sicurezza e tranquillità.
Gli elfi Grigi non sono padroni esigenti, ma nemmeno indulgenti: quando un servitore sbaglia ad eseguire un compito o lo effettua in modo scadente, la punizione e repentina e mirata. Di rado si ricade nello stesso errore.
La società degli elfi grigi e tra le più rigidamente stratificate. A capo di essa c’è un re ereditario, maschio o femmina, al quale può succedere un qualsiasi membro della Casata Reale, dietro approvazione della Casata dei Nobili. Ogni decisione assunta dal re dovrà superare il vaglio di questa maggioranza.
Dopo queste due Casate viene la Casata dei Mercanti, di cui fanno parte le varie gilde e protettorati. Sotto c’è la Casata dei Servitori e in fondo alla scala sociale si trovano gli elfi senza casta, che tra gli elfi grigi non hanno praticamente voce in capitolo. Curiosamente, gli altri elfi non fanno subito amicizia con gli elfi grigi, perché li ritengono davvero troppo austeri ed arroganti. Alcuni arrivano a pensare che siano più simili agli uomini che agli elfi e che abbiano perso la gioia di vivere tipica degli elfi, standosene a sgobbare sui libri invece di correre all’aperto.
Credono di spingersi fino ai confini dello scibile, ma in realtà stanno solo imparando a diventare più compiti.
Secondo quanto pensano gli altri elfi, gli elfi grigi sono giunti al punto di schiavizzare i loro simili (in teoria, se non di fatto). I servi degli elfi grigi non amano la vita: ogni scintilla di elfica vivacità si e spenta in loro. Per questo molti elfi evitano eccessivi contatti con gli elfi Grigi. Certo, i servitori si mettono volontaria-
mente alle loro dipendenze, ma l’ordine e la rigidità che permeano la società degli elfi grigi sembrano insopportabili e, addirittura, “naneschi” alla maggioranza degli elfi.
– Habitat: Gli elfi grigi (o d’Oro) mascherano con la magia l’accesso alle loro remote città e ai pascoli di montagna, in modo che nessuno possa scoprirli, eccetto gli elfi ed i loro amici. Non esitano a ricorrere ad una potente forma dell’incantesimo Oblio qualora membri di altre razze scoprano i loro nascondigli: hanno fatto tanto per raggiungere questi luoghi remoti e non sono certo disposti ad accogliere degli intrusi.
A differenza degli Elfi Alti, le abitazioni sono guglie che non vanno ad intaccare o a mescolarsi con la natura. Spesso queste sono palazzi lavorati nella pietra, roccia o su un costone di montagna. Da non confondere con le abitazioni naniche esterne o quelle interne alle montagne, gli Elfi Grigi amano circondarsi di colonne portati come la pietra, ma non rinchiudersi; gli spazi aperti sono molto importanti.
Spesso le abitazioni più importanti sono ad un livello elevato e per raggiungerle bisogna affrontare larghe scalinate con decorazioni che vanno dal marmo alla madreperla. Di notte, le città degli Elfi D’Oro sono tempestate di piccole luci magiche dentro lampioni che ricordano steli con portalampade a forma di fiori. Non mancano luci fatate in giro per le abitazioni come per le città degli altri Elfi, ma queste servono anche per rendere imponente o importante alcune strutture. I Templi, per esempio, sono quasi sempre molto illuminati, così come le torri di magia che crescono come unghie lunghe bianche dal terreno. Seppur sottili, grazie alla magia e agli incantamenti, le torri di magia nascondono grandi spazi al loro interno.
Gli elfi grigi sono, spesso, i proprietari delle biblioteche meglio fornite del mondo (secondi solo agli Aetheri). Qualsiasi comunità di elfi Grigi che abbia più di una cinquantina d’anni e senz’altro dotata di una biblioteca in grado di competere con quelle delle grandi città o dei maghi più famosi. Si tratta di luoghi aperti a tutti gli elfi che intendono accrescere le proprie conoscenze.
Poiché gli elfi grigi danno molta importanza a queste raccolte di libri, molti di loro si dedicano alla ricerca (magica o scientifica) e scrivono colti trattati.
– Avventura: Un Elfo Grigio si spinge ad andare all’avventura per ampliare il proprio potere, la propria conoscenza e sapere. Se non ha servitù a presso, cercherà di averla durante il viaggio. “Montare la tenda? Non sarò certo o a farlo!”.

 

 

Pur avendo la stessa origine degli altri elfi, gli elfi silvani (o elfi di smeraldo, come vengono chiamati a volte) sono molto più primitivi di loro. La loro vita é improntata solo alla sopravvivenza noi boschi: e questa, per loro, la fonte della massima Felicità. Non apprezzano l’arte e la musica raffinata. Sono di gusti semplici: per loro la musica migliore sono le foglie che stormiscono al vento, l’ululato dei lupi, il canto degli uccelli. La loro arte — espressa sotto forma di tatuaggi — si ispira al continuo avvicendarsi delle stagioni.
– Estetica: Sembrano, per la loro stessa natura, più inclini alla violenza dei loro parenti più civilizzati, rispetto ai quali sono più muscolosi e di costituzione più robusta. Hanno capelli che vanno dal biondo al color rame e formano un piacevole contrasto con la pelle leggermente abbronzata. Gli occhi sono generalmente castani o, spesso, verde intenso; sono molto rari quelli nocciola o azzurri (capitano da due a dieci volte nel corso di un’intera generazione). Gli elfi Silvani, che sono superstiziosi, credono che la nascita di gemelli con occhi azzurri o nocciola sia di buon auspicio per entrambi i neonati e per tutti gli elfi silvani. Non sono stati smentiti, finora.
  L’abbigliamento degli elfi silvani é decisamente meno vistoso di quello che normalmente ci si aspetta da un elfo: a loro interessa solo mimetizzarsi al massimo con l’ambiente circostante, quindi si vestono di marrone scuro e di Verde oppure, d’autunno, di marrone bruciato e di color ruggine. D’inverno, infine, indossano abiti di pelle bianca in modo che si confondano con la neve.
– Armi: I Silvani sono ottimi Guerrieri e Arcieri. Ma le loro armi, ad occhio critico, sono rudimentali, quasi confezionate con quello che capita. In verità l’arma Silvana è ben curata nei minimi dettagli secondo i mastri armaioli Elfici al punto di avere un senso nel chaos dell’estetica. Un Arco potrebbe presentare ancora dei germogli l’ungo l’asta di legno, una spada potrebbe avere delle liane che tengono unito il pezzo di ferro, grossolanamente lavorato, all’elsa. In verità è tutto ben bilanciato al punto che un buon Guerriero o Arciere potrebbe trovare queste armi formidabili anche se esteticamente non adatte ad un Re o un Principe. Le armature sono come le armi; cortecce morte degli alberi con legacci di fortuna, ma ancora una volta l’estetica inganna l’ottima fattura di tali prodotti.
– Habitat: Le città degli Elfi Silvani non hanno nulla a che vedere con le altre città elfiche. Infatti loro non costruiscono, adattano! Vivono nel sottobosco in capanne fatte con le stesse piante, ma non le recuperano tagliandole, semplicemente raccolgono quello che la natura dà. Spesso, una tribù si crea vicino a qualche grotta nel sottobosco e questa, spesso, viene condivisa con qualche animale della zona (come gli orsi per esempio). A prima vista, una comunità Silvana, può essere scambiata tranquillamente per una indigena, ma non vi saranno capanne o costruzioni di fortuna. Infatti le “case” non sono altro che veri e propri cumuli di vecchi rame, palme, bambù apparecchiate appositamente per dare protezione ai più deboli. D’altronde si sa che il Silvano non ha una vera e propria casa visto che la sua città si sposta come le quattro stagioni.
Una volta ogni cinque anni circa, gli Elfi Silvani organizzano una festa per la natura di danza e musica. All’arrivo del solstizio d’estate, le tribù nomadi si riuniscono ai Centro della foresta e per una quindicina di giorni celebrano la fase dei Seldanqith, in cui le costellazioni dei Seldarine vengono oscurate dalle stelle settentrionali. Credono che in questo periodo gli dei scendano in terra a festeggiare insieme ai loro figli. Si beve vino di rovere, si accendono falò, si balla e si canta al suono dei tamburi: una festa primitiva, quasi selvaggia, ma dove si divertono moltissimo. Ogni loro istinto viene esaltato e ricollegato alla natura. Spesso si dice che gli Elfi Silvani siano selvaggi e instabili. E’ vero, nei senso che si tratta di creature molto emotive, che si basano sul cuore e non sulla mente, come fanno invece gli elfi grigi. Sanno per istinto qual é la verità. Il ragionamento non ha importanza per loro, perché non e con quello che si salverebbero dalla carica di un cinghiale o dalla caduta di un albero; solo la forza e l’intuito contano, vivendo nel bosco. Gli Elfi silvani si alleano più spesso con gli animali della foresta che non con i propri simili. Tengono gufi giganti o, più di rado, linci giganti a guardia dei loro accampamenti.
– Società: Gli Elfi Silvani sono un popolo indipendente; non amano gli intrusi. Persino gli altri elfi, quando si avvicinano a meno di 5 Km da un accampamento di Elfi Silvani, hanno una scorta di almeno due Elfi silvani (spesso sono di più) che li segue sempre, non vista, finché non si allontaneranno da quella zona. Solo nel 25% dei casi gli elfi silvani comunicano all’interessato che lo stanno sorvegliando. Se ci si avvicina troppo all’accampamento e si manifestano intenzioni ostili, gli elfi Silvani non si fanno scrupolo ad eliminare gli intrusi.
Sono gente molto riservata, persino più degli elfi grigi; non vogliono che altri espongano loro o il loro modo di vivere allo spietato giudizio del mondo civilizzato. Per questo sono disposti a sopprimere anche quelli che non sono animati da cattive intenzioni nei loro confronti. Sentono che soltanto cosi potranno difendere la propria privacy.
Pur essendo degli Elfi, gli Elfi Silvani tendono ad essere neutrali. Questo non deriva da malvagità, ma solo dal desiderio di essere lasciati in pace. Non sono interessati a quel che accade nel resto del mondo, a meno che non interferisca con la loro esistenza; in tal caso, eliminano la causa di disturbo e tornano ai loro boschi appena possono. Solo gli altri elfi possono violare il loro isolamento senza rischiare la vita.
Le loro tendenze isolazioniste li hanno portati a dimenticare un po’ dell’unica lingua che conoscono, quella degli elfi; in compenso, molti sanno parlare con le creature dei boschi e per questo motivo è facile che un Elfo Silvano sia Ranger, Barbaro o Druido.
Tra tutti gli Elfi di superficie, probabilmente gli Elfi Silvani sono i meno socievoli; non sono certo espansivi come gli Elfi Alti, né avventurosi come gli Elfi Marini. Gli elfi grigi, per quanto arroganti, non arrivano al punto di uccidere gli intrusi. Nonostante tutto, pero, gli Elfi Silvani non sono cattivi: semplicemente, per loro la solitudine e la cosa più importante.
– Avventura: Un Elfo Silvano raramente abbandona la sua comunità o la protezione di un bosco o foresta, ma se lo fa è per due semplici ragioni: la prima è per un torto subito alla propria comunità da un agente esterno. La seconda è una cerca personale inerente sia alla propria natura (vendicare un parente o amico morto, comprendere la propria nascita, conoscere i propri genitori lontani da casa, etc. ) che per la comunità (trovare una nuova foresta da difendere, ritrovare un vecchio cimelio della comunità, conoscere altre usanze di altre avamposti Silvani, etc.)

 

-Descrizione in corso

Nei tempi antichi si narra che questi elfi abbracciarono le tenebre invece della luce. Spesso si confondono con i Drow, ma la natura degli Elfi Oscuri è diversa. Secondo gli altri Elfi, gli Oscuri racchiudono tutte i difetti della società elfica. Secondo i “Rinnegati” invece sono la testimonianza di catene spezzate dalla routine elfica di sempre. Come i Silvani sono riservati, ma allo stesso tempo curiosi come gli Alti. anche loro non disdegnano di viaggiare in terre straniere anzi, lo fanno per arricchire la loro cultura e conoscenza. Quasi tutti gli Elfi Oscuri tendono ad essere di allineamento neutrale o malvagio, ma non è anormale trovare qualche Elfo Oscuro buono. Tuttavia le loro società sono molto rigide e conservatrici.
Il loro carattere tende ad essere diffidente a tal punto di valutare bene con chi hanno a che fare prima di poter esprimere un proprio pensiero. Come i loro cugini, però, anche loro non danno confidenza alle creature meno longeve, anche se trovano certe affinità comportamentali con i mezzelfi (sono più tolleranti, anche se la natura mezzelfica rimane, di fatto, un abominio).
– Estetica: Gli Elfi Oscuri (o Rinnegati) possono avere la pelle violacea, oppure grigia con capelli bianchi come quelli dei Drow (il più ignaro potrebbe scambiarli per tali) o corvini come le tenebre. La leggenda narra che in principio Corellon vide che un gruppo di elfi si era distaccato dalle armonie della vita prediligendo le ombre e la preoccupazione materiale delle cose, per questo motivo non rivolse più i suoi benefici verso questi che persero la lucentezza della loro pelle.
Le protezioni della luna inesistenti permettono ad un Elfo Oscuro di abbronzarsi nel caso fosse esposto al sole. Gli occhi possono essere di due colori; rossi o color oro. Raramente è possibile trovare occhi color lavanda e in quel caso è possibile che l’Elfo Oscuro abbia tendenze buone proprio come i Drow. L’estetica, nella società degli Elfi Oscuri, è molto importante. Infatti la maggior parte degli Elfi con la pelle viola e capelli bianchi sono Sciamani, Chierici e formidabili Guerrieri, mentre quelli con la pelle grigia e capelli neri tendono ad essere potenti Maghi, Stregoni o abilissimi Ladri. Gli abiti abbracciano i colori scuri più per ricordare il loro lignaggio che per puro stile, ma questo inizialmente. La moda di portare abiti che ricordano una foresta morente va a braccetto con le loro tipiche costruzioni a ridosso di enormi funghi o alberi secolari nel sottobosco più tetro.
– Le Armi: Non esistono armi preferite dagli Elfi Oscuri, anche se lame ricurve, sciabole e scimitarre richiamano il loro stile estetico. Tuttavia, un’arma “Oscura” (ovvero le armi create dagli Elfi Oscuri), sono considerati da molti “maledette”; se impugnate da Non-Elfi Oscuri, prosciugano 1 Punto-Ferita a Round. Questo perchè nelle armi viene donata un po’ di essenza dell’Elfo che l’ha creata e un po’ dell’elfo che l’ha impugnata l’ultima volta. Le armi “Oscure” infatti possono essere utilizzate solo dagli Elfi Oscuri per non subire tale penalità. Lo stesso vale per Armature e accessori. Sicuramente, agli occhi degli altri elfi, è tutto contro natura ed è l’ennesima testimonianza del perchè vengono chiamati anche Elfi Rinnegati.
– Habitat: Le città degli Elfi Oscuri sono remote, lontane dalle civiltà e autosufficienti. Spesso si trovano ai piedi di una montagna nel sottobosco più fitto, altre volte in una gola, ma tutte hanno in comune il fatto di non essere mai esposte nelle 4 direzioni (nord, sud, ovest, est). Come un avventuriero che siede nella locanda con le spalle al muro per non avere angoli ciechi, così le città degli Elfi Oscuri si posizionano, strategicamente parlando, con le spalle al muro. Come già detto non confondiamoli con i Drow anche se spesso capita per via sia dei capelli bianchi che della pelle scura, ma le sfumature non sono nere, bensì violacee o grige come già detto precedentemente. Questi colori vengono utilizzati in maniera più leggera quasi a voler imitare le tinte pastello degli Alti. Queste costruzioni sono case con tetti a V allungati verso il cielo che vanno a confondersi con la vegetazione. Infatti le città degli Elfi Oscuri non amano grandi spazi, non abbattono gli alberi per creare piazze, spesso invece vengono create piattaforme fra questi sia come torre di controllo, sia per poter comunicare meglio con la propria comunità. Come per i Drow, anche loro utilizzano cavalcature come lucertole giganti. Utilizzano anche i ragni (cosa che per i Drow risulterebbe blasfemia) proprio per raggiungere la cima di alcuni alberi che portano poi alle costruzioni o abitazioni. Utilizzano fuochi fatui come illuminazione e raramente accendono fuochi se non per riti o le commemorazioni. Ogni giorno viene ricordata la natura del loro isolamento e per questo motivo raramente un Elfo Oscuro lega con un altro Elfo. C’è una certa “simpatia” con gli Elfi Silvani ma perchè ognuno è territoriale a modo suo. Antagonismo estremo, quasi odio, verso i Dorati. Ogni 50 Elfi, ci deve essere almeno uno Sciamano e un Sacerdote a guidare la comunità. Vivono da rinnegati, ma questo non significhi che non apprezzino i valori della vita, anche se lo fanno con uno stile più umano che elfico.
– Società: Come già detto, l’Elfo Oscuro è emarginato dagli altri Elfi. Soprattutto i Dorati li hanno etichettati come tali dai tempi antichi quando Corellon non pianse più per loro. Ma l’Elfo Oscuro non è necessariamente malvagio (come accade per i Drow), tende solo a vivere la vita con lo stesso spirito degli Elfi Silvani, ma con uno stile più civilizzato. L’Elfo Oscuro è decisamente indipendente dalle altre razze elfiche al punto che se dovesse scegliere chi aiutare fra un Elfo e un “non elfo”, deciderà la seconda fazione. Tuttavia l’odio comune verso gli Orchi rimane e in una guerra razziale ne prenderebbero parte ma solo individualmente. L’Elfo Oscuro tende comunque a darsi un tono in presenza di altri. La sua diffidenza in verità non viene mai esplicitamente dimostrata anche perchè spesso è la controparte a farlo, di conseguenza il resto del lavoro viene semplificato. Le maniere di un Elfo Oscuro variano a seconda della classe. Un barbaro non sputa comunque per terra, ma i suoi modi saranno comunque rudi e, talvolta, primitivi. Un mago avrà un atteggiamento molto misterioso, riservato e di chi ha del potenziale nascosto. Un Ladro potrebbe essere fintamente eloquente. Ogni atteggiamento iniziale è un bigliettino da visita quindi voluto e studiato. Qualcuno ha definito un Elfo Oscuro come una cassaforte; chiuso e difficile da aprire, ma una volta fatto al suo interno c’è tanto di prezioso. Questo perchè gli Elfi Oscuri tendono a non fidarsi di nessuno, ma se lo fanno è facile che potrebbero donare anche la propria vita per la persona fidata.
– Avventura: Un Elfo Oscuro vive all’avventura. Punto. Quando non ha messo radici nella sua città elfica, l’Elfo Rinnegato vive all’ordine del giorno come un qualsiasi Elfo Alto o, peggio ancora (o “meglio ancora”, a seconda di come la si vede la cosa) come un umano.

– Descrizione in corso

Fisiologia e Doni

Fisiologia. Gli elfi posseggono per natura delle doti che gli uomini riescono ad ottenere solo con grandi magie. Sanno che le altre razze non hanno queste facoltà e sono molto fieri di avere una simile fortuna. Non per questo le considerano inferiori; piuttosto, sono felici della propria condizione privilegiata, come se fosse una Vera benedizione. Nonostante il loro aspetto fragile e la loro Costituzione non eccelsa, gli elfi sono molto resistenti alle normali malattie. Pur non essendo, come i paladini, del tutto immuni rispetto ai mali non magici, si ammalano di rado (una sorta di resistenza pari al 50%). Sfortunatamente, gli elfi soffrono di malattie peculiari, benché molto rare, che non colpiscono le altre razze: disturbi del sistema nervoso, malattie esantematiche e varie forme virali.
Pur non vergognandosi dei loro malati, cercano di tenerli al riparo dai curiosi, perché non vogliono che le altre razze tentino di usare questi mali come arma contro di loro. A meno che l’esito non sia mortale, di solito la malattia passa da sé dopo un po’ di tempo, perché gli elfi hanno un’innata capacita rigenerativa. Le cicatrici (non le ferite) si rimarginano più in fretta del normale e poi spariscono quasi senza lasciar traccia: occorre un esame attento o una luce molto forte per riuscire a scorgerle. Questo vale solo per le cicatrici. Infatti gli elfi recuperano i punti-ferita allo stesso ritmo degli altri PG. Le loro doti rigenerative non sono tali da far ricrescere arti od organi interi, benché alcuni sostengano che siano stati proprio loro ad inventare le magie che permettono di far questo. Inoltre, i loro esperti sono impegnati nella ricerca per sostituire gli organi più delicati (occhi, orecchie e organi interni, come il cuore e lo stomaco).
Tutti gli elfi nascono con queste Capacità: comunione (vedi Relazioni), vista elfica, reverie ed hanno una certa resistenza al caldo e al freddo.
Ne parleremo in seguito.

Resistenza al Caldo e al Freddo. Gli elfi aderiscono intimamente al mondo in cui vivono, anche a livello meteorologico; sono, quindi, meno sensibili degli altri agli sbalzi di temperatura. Il sole torrido del deserto o il gelo polare causano loro un leggero disagio, ma niente di più.
Resistono al caldo (fino a 38°C.) con poco sforzo e possono restare con i loro vestiti leggeri anche quando la temperatura è di 0°C. Solo se la temperatura scende sotto lo zero sentono freddo come chiunque altro, ma fino ad allora non sentono nulla di particolare. Se la temperatura supera i 38″C., sentono il caldo come chiunque altro,ma non sudano, quindi non si disidratano e non hanno bisogno di spogliarsi.
Questo e stato collegato al fatto che gli elfi hanno la pelle chiara e si abbronzano poco. La loro resistenza agli elementi previene gran parte dei danni provocati alla pelle dalle temperature estreme: occorre un’esposizione decisamente prolungata perché si verifichino scottature, ma anche in tal caso le conseguenze sono molto meno drammatiche di quanto non siano per gli uomini o i nani. La loro relativa immunità non arriva fino all’insensibilità al fuoco o al ghiaccio e condizioni analoghe. Non potrebbero, ad esempio, mettere una mano nel fuoco senza provare dolore, ne resistere ad una tempesta di ghiaccio. Non sono, pertanto, insensibili agli incantesimi che riproducono il fuoco, il gelo, il vento o altri fenomeni atmosferici. La loro maggiore sopportazione riguarda solo il caldo e il freddo di tipo naturale: un cono di freddo o una palla di fuoco provocano effetti mortali anche su un elfo.

 

Vista Elfica. Gli elfi hanno la vista molto acuta, inferiore a quella dei rapaci, ma superiore a quella degli uomini. I loro occhi, inoltre, sono in grado di percepire lo spettro dell’infrarosso e ciò permette loro di vedere al buio. Gli elfi terrestri, in genere, con questa visione vedono fino a 18 m di distanza; per gli elfi marini il discorso cambia completamente, poiché hanno un altro tipo di vista. Perché la vista elfica, o infravisione, funzioni, naturalmente, non dev’esserci nessun’altra luce, a parte quella delle stelle. Basta la presenza, sulla visuale dell’elfo, di una falce di luna o della luna piena a menu di 30 m di distanza per compromettere del lutto l’infravisione. Benché essa, di solito, arrivi fine a 18 metri, le luci forti, anche se più lontane, la disturbano.
Gli occhi dell’elfo devono, naturalmente, adeguarsi a1 cambiamento di luminosità. L’elfo non riesce ad usare subito l’infravisione, cosi come un uomo fatica ad adattarsi alla luce del sole dopo essere stato per un certo periodo al buio. Se, quando usa l’infravisione, viene esposto ad una luce intensa, subisce penalità -2 su tutte le sue azioni per 1d4 round, finché gli occhi non si abituano. Per i dettagli dell’infravisione, consultare le rispettive sotto-razze elfiche.
Gli Elfi, comunque hanno una visione più nitida degli umani, quindi oggetti in lontananza che risultano un po’ sfocati per gli uomini, per gli elfi saranno nitidi.

La Reminiscenza (Reverie). Un’altra differenza tra gli elfi e gli umanoidi sta nel fatto che gli elfi non dormono nel vero senso della parola, benché, volendo, possano farlo. Per riposare, si immergono in uno stato di meditazione che chiamano: la Reminiscenza (o Reverie). Questo stato è molto simile al sonno e permette di rivivere i ricordi, sia piacevoli che dolorosi. Come gli uomini non possono controllare i loro sogni, cosi gli elfi non hanno il potere di scegliere le memorie che affioreranno alla mente quando si abbandoneranno al riposo della Reminiscenza. Ogni tanto sognano, ma non capita spesso; di solito, questo avviene quando dormono davvero.
La Reminiscenza riguarda soprattutto il desiderio degli elfi di vivere allegri e felici. Chi mai vorrebbe essere tormentato ogni notte da ricordi spiacevoli? Certo, esistono elfi di animo nobile che sono disposti ad assumere su di se il dolore e la sofferenza altrui, rivivendoli nella propria Reminiscenza. Costoro hanno scelto di sacrificarsi per il bene della loro gente, caricandosi di un peso per toglierlo dalle spalle di elfi che non sono in grado di reggerlo, svolgendo l’ingrato compito di assorbire i patimenti degli altri.
Quando entrano nel dormiveglia, di solito, gli elfi non chiudono gli occhi completamente, a meno che non ci sia una luce forte. Rilassano completamente ogni loro muscolo, tino a raggiungere la calma perfetta; il viso assume un’espressione svagata ed assente, come se stessero guardando altrove o in un’altra epoca con occhi leggermente socchiusi.
Mentre sono in questo stato percepiscono quel che li circonda come figure sfocate, ma non sono in grado di reagire, proprio come se dormissero. Possono uscirne solo volontariamente, restando confusi per un po’ (1d4 round per AD&D, 1d4 turni per D&D5), come dopo un brusco risveglio.
Oltre a far riposare l’elfo, la Reminiscenza gli permette di conservare la memoria e le emozioni provate. Grazie a questo fattore, gli elfi, riescono ad amare amici e partner come il primo giorno. I loro sentimenti vengono rinnovati ed è anche per questo motivo che un elfo si sposa solo una volta e difficilmente fa amicizia con un “non-elfo”. Rivivere la sua dipartita ogni sera non è assolutamente piacevole. Essendo così longevi, gli elfi devono ogni tanto riepilogare gli eventi più significativi dei secoli in cui sono vissuti.
Il fatto che gli elfi meditino, invece di dormire normalmente, ci può aiutare a capire la loro naturale resistenza agli incantesimi basati sul sonno. Appurato che il sonno, nella maggioranza dei casi, non fa parte della loro natura, è facile per loro negarne gli effetti. Ma considerando che la Reminiscenza è simile al sonno, gli effetti dell’incantesimo sonno e simili non producono effetti quando gli elfi ne cadono vittima (AD&D).
La Reminiscenza contribuisce a rinvigorire la loro personalità e identità. Gli elfi hanno ben presenti le proprie esigenze e non si lasciano fuorviare facilmente; sono gli unici arbitri del loro destino.
Grazie a questa consapevolezza, si accorgono dei tentativi di influenzare la loro volontà tramite la magia. Essendo a loro volta capaci di influire sugli altri, riescono a smascherare ogni manipolazione ai loro danni più di quanto non sappiano fare le altre razze.
Attenzione: Gli elfi non sempre scelgono di andare andare in Reverie, ma sanno che quando si sveglieranno da questo status, il loro umore sarà messo a dura prova da ciò che hanno rivissuto.

D&D5th: Gli Elfi di 5th “possono” dormire 4 ore al giorno. Quando lo fanno (Trance) entrano in Reverie. Tuttavia un sonno di 8 ore è sempre ben gradito anche per questa razza longeva. Sta al giocatore utilizzare questo tratto con una certa logica.

Le Fasi della Vita

Gli elfi sono la razza più longeva che esista nei mondi fin’ora conosciuti. Spesso vivono più
degli alberi più vecchi e abbandonano le terre note agli uomini prima del compimento del seicentesimo anno d’età. Sono noti casi di elfi rimasti tino a 750 anni, ma ben pochi si sono trattenuti oltre. Il richiamo dell’ignoto li attira a se ed essi lasciano il mondo nelle mani dei loro degni successori.
Gli elfi vivono tanto da assistere ai cambiamenti continui del mondo e da veder ridotte in polvere le cose che gli uomini credono eterne.
Una generazione di elfi può osservare l’ascesa e il declino di potenti imperi degli uomini, la nascita e la morte di una foresta, la graduale erosione di una montagna.
Gli elfi non sono soggetti all’invecchiamento: una volta raggiunta l’età adulta, il loro aspetto non muta più di tanto e viene solo lentamente alterato. C’è ben poca differenza tra un elfo di cent’anni ed uno di quattrocento (espressione più vissuta, ma rughe mai); l’unico modo per distinguerli consiste nel notarne il diverso grado di esuberanza, spontaneità ed entusiasmo. Solo dopo aver raggiunto un’età davvero veneranda gli elfi cominciano a mostrare i segni del tempo, ma sembrano sempre più giovani di un qualsiasi umano cinquantenne.
Quando un elfo è anziano difficilmente si imbarca in ardue imprese e preferisce riflettere bene prima di farlo. l giovani, invece, non sanno cosa sia la pazienza e sono in continuo movimento perché vogliono vivere intensamente, senza rendersi conio che avranno secoli a disposizione per farlo.
Gli elfi attraversano varie fasi di vita: infanzia, adolescenza, età adulta, mezza età, età avanzata ed età veneranda. Quando sono stanchi del mondo, il che avviene solitamente dopo i 700/800 anni, vanno in un luogo chiamato Arvanaith. Per ogni sottorazza elfica ci sono comunque dei parametri diversi e dettagliati da seguire.

Fase della Vita Età (in fasce) Comparazione “umano”
Infanzia  1 – 40
 da 1 a 10
Adolescenza  41 – 100
 11 – 19
Età Adulta  101 – 370
 20 – 30
Mezza Età  371 – 570
 31 – 50
Età Avanzata  571 – 680
 50 – 77
Età Veneranda  681 –  ~  Da 78 in su

Infanzia e Adolescenza. Gli elfi restano bambini all’incirca fino ai 65 o 75 anni circa. Durante questo periodo crescono lentamente, raggiungendo al massimo 120 cm di statura, e imparano cosa vuol dire essere un elfo. Apprendono i rudimenti nell’uso dell’arco e della spada, ma rimangono bambini fino all’adolescenza.
Quando ha circa 75 anni, l’elfo entra nell’età dell’adolescenza. Il sesso non fa differenza: per entrambi la maturità sopraggiunge all’incirca nello stesso periodo. In questa fase l’elfo inizia a crescere, fino ad arrivare a volte ad una statura di 155 cm o più (di solito si ferma a 150 cm).
Al termine dell’adolescenza si entra di diritto nella Società degli adulti e si diventa responsabili, Durante questo periodo gli elfi più grandi insegnano ai più piccoli come mantenere la gioia di vivere negli anni futuri, senza soccombere alla noia paralizzante che spesso la maturità comporta.
Gli elfi che non sono preparati alla prospettiva di avere dei secoli davanti a sé, possono non riuscire a gestire il peso di tutti quegli anni. in effetti, questi elfi (per non parlare degli altri esseri, se fossero altrettanto longevi), vedendosi costretti a vivere tanto, spesso giungono a tragiche conclusioni. L’esempio più comune è quello
di un elfo cresciuto tra gli uomini, che non lascia scivolare via gli anni, come fanno gli elfi, ma cerca di vivere il più intensamente possibile, come gli hanno insegnato a fare gli uomini. Questi elfi non impareranno mai il vero valore del riposo e dell’allegria e spesso finiranno con l’impazzire o suicidarsi (perdendo di fatto il valore in se della vita). Questo non vale per tutti gli elfi allevati da altri, e nemmeno per la maggioranza di essi. Solitamente l’elfo sa per istinto come deve vivere e sa cavarsela benissimo.

Età Adulta e Mezza Età. Quando arrivano ai 110 anni, gli elfi si considerano adulti. Sono liberi di fare le proprie scelte e di prendere i1 proprio posto nella società, umana o meno. Sono maturi per prendersi la responsabilità delle loro azioni, buone o Cattive che siano. Possono godersi la vita, perché sono ormai cresciuti anche se sono ancora molto giovani.
In questa fase, di solito, l’elfo comincia ad intraprendere le prime avventure. Libero dalla tutela della minore età e libero di seguire la propria volontà, preferisce andarsene via per un po’ e soddisfare la propria curiosità, spingendosi oltre i confini conosciuti.
Meno di un quarto degli adulti si dedica all’avventura: la maggior parte degli elfi, pur essendo curiosa di vedere quel che c’è nel mondo, è soddisfatta della gioia e della bellezza che può trovare a casa propria. Chi se ne va, armato di arco e di spada, e spinto sovente da esigenze particolari; non viene bandito dai suoi compagni per il suo desiderio di esplorare, ma piuttosto sono gli altri a sentirsi un po’ tristi per aver scelto di restare.

Quando raggiunge la mezza età, a 275 anni, l’elfo diventa più calmo e leggermente più esposto alle malattie. Ormai sa come va il mondo ed ha rafforzato il legame con la terra, ma e tanto saggio da sapere quando usare i suoi poteri, senza mai abusarne. A questo punto, alcuni, si ritirano dalle avventure: aver dedicato più di 160 anni della propria vita a rincorrere fama e tesori basta e avanza. I sacerdoti si stabiliscono presso una comunità, i maghi si ritirano a compiere le loro ricerche, i combattenti addestrano i giovani e i vagabondi fondano le proprie Corporazioni.
Ci sono alcuni elfi che non smettono e continuano le loro avventure per tutta la vita, finché i nemici non li catturano. Spesso si tratta di individui che devono compiere qualche ricerca epica o che sono spinti da un istinto interiore. Questi sono gli elfi di cui si parla nelle leggende, che non si ritirano da quella che per loro e una missione e fanno quel che devono, e non sempre quel che vogliono. Sono tra gli individui più stimati del mondo; persino i loro nemici li rispettano. Si sono fatti una fama di potenza accumulata nel corso di decenni e addirittura secoli. Anche se non fossero dotati di grandi abilità, basterebbe la loro reputazione a scoraggiare gran parte degli avversari.

Età Avanzata e Veneranda. La “vecchiaia” inizia verso i 400 anni: pur non mostrando segni di invecchiamento, l’elfo sente il peso degli anni e rallenta le proprie attività, preferendo quelle più tranquille. Invece di correre nella foresta come faceva da giovane, se ne sta sdraiato al sole, a comporre canzoni. Si è inserito nel ritmo del mondo e si e adattato ancor meglio ai suoi cicli.
Pochi elfi continuano a fare avventure a quest’età: il corpo e la mente hanno bisogno di una vita quieta e contemplativa. Eppure nel fisico sono uguali a com’erano cent’anni prima e le loro abilità non hanno perso smalto. Sono solo un po’ più lenti, tutto qui.

A 550 anni e più, l’elfa (o l’elfo ovviamente) comincia a mostrare i primi segni dell’invecchiamento: le rughe iniziano a solcarle il viso e la sua salute diventa più malferma, ma la sua saggezza e la sua cultura sono più Vaste che mai. Può fare ancora delle attività fisiche, ma certo non come una giovane fanciulla. Nessuno si aspetta che le faccia, del resto: ha il diritto di essere considerata anziana e gli altri si inchinano davanti alla sua sapienza ed esperienza.
A differenza degli uomini, gli elfi molto vecchi non perdono vitalità, ma solo resistenza. La loro forza di volontà diventa incredibilmente ferrea; se è il caso, sanno anche imporsi di compiere grandi imprese. Di regola, preferiscono la vita tranquilla, standosene a suonare, a cantare e ad ascoltare gli altri che lo fanno. Non esistono elfi senili per natura.

Società Elfica

Gli elfi mangiano tutto quel che è commestibile per gli uomini, pur avendo, in genere, gusti più raffinati. Preferiscono cibi e bevande più delicati e leggeri; i piatti pesanti, come la carne di manzo e il pane nero, sono per loro indigesti.
Di solito gli uomini trovano il pasto di un elfo insufficiente, con porzioni troppo piccole: in effetti gli elfi mangiano meno di loro e di rado cacciano o cucinano più di quanto possano consumare in un giorno. Nonostante le razioni scarse, il loro cibo è cucinato con tale perizia gastronomica da far impallidire i migliori cuochi, tanto che gli uomini che vogliono intraprendere questo mestiere spesso vanno a scuola dagli elfi. Chi riesce ad apprendere le loro tecniche può decisamente farsene un vanto.
Gli elfi tendono ad essere più vegetariani degli uomini, per diminuire l’impatto ambientale. Quando mangiano carne, essa proviene da animali in soprannumero, cacciati in modo da non turbare gli equilibri naturali.
Gli elfi non allevano mai il bestiame: non solo questo toglierebbe spazio alla foresta, ma gli animali avrebbero bisogno di cure costanti e nessun elfo sarebbe disposto a prendersi l’ingrato compito di starsene tutto il giorno a vederli mangiare.
Che siano gli uomini a sfruttare l’allevamento: gli elfi si accontentano dei frutti del bosco. Oltretutto è ingiusto allevare gli animali per poi ucciderli: non e in sintonia con la natura, quindi non rientra nello stile di vita degli elfi.
Per dissetarsi, gli elfi bevono l’acqua delle sorgenti di montagna. Non sono, però, contrari al vino ed agli alcolici; spesso coltivano la vite
e i cereali da cui si ricavano.
Agli elfi piace l’idromele o il miele fermentato; questa bevanda delicata si addice al loro gusto ed è considerata gradevole. Se ne bevono grandi quantità, gli fa lo stesso effetto che il vino fa agli uomini, ma senza le più sgradevoli conseguenze. Gli elfi si ubriacano facilmente di birra ed alcolici prodotti dagli uomini.
La bevanda preferita, però, è un nettare estratto dal polline dei fiori con miele ed un altro ingrediente segreto. Si tratta di un composto antichissimo, detto Feywine. L’ingrediente segreto e sconosciuto agli uomini, ai nani, ai semiumani e persino alla maggior parte degli elfi. Il Feywine scorre a fiumi nelle feste degli elfi e li rende allegri per interi giorni o settimane, addirittura. L’effetto del Feywine si può interrompere, se necessario (se bisogna difendersi da un’orda di orchetti, ad esempio). Solo gli elfi sanno farlo, però: uomini, nani ed altri non hanno questo talento e si ubriacano molto di più. Un uomo che ne beve parecchio può restare in stato di incoscienza per mesi: dopo aver festeggiato con gli elfi ci si sveglia e si scopre che sono passati alcuni mesi dall’ultimo fatto che si riesce a ricordare.
Per questo motivo, di rado gli elfi permettono agli uomini di assaggiare il feywine: ci sono troppi effetti collaterali che in definitiva sfociano in una maggiore ostilità nei loro confronti.
Chiunque Vada ad una festa degli elfi può aspettarsi di trovarci acqua, nettare e idromele; solo se sono in vena di dispetti o di cattivo umore gli elfi daranno da bere il Feywine. Il Feywine non si conserva a lungo, quindi gli elfi non lo portano in viaggio.

Relazioni

Incroci con altre razze. Gli elfi possono avere figli con membri di altre razze, soprattutto uomini. A volte le femmine si innamorano di un uomo per breve tempo, così come le donne non sanno resistere al fascino di certi elfi. I figli, di solito, vengono cresciuti nella comunità cui appartiene la madre; di rado gli elfi vogliono uomini attorno a sé, mentre le femmine per lo più si rifiutano di avere figli al di fuori del loro regno o di lasciarli agli uomini.
Gli elfi possono divertirsi in amore con membri di altre razze, basta che non ci sia un legame e solitamente non nascono figli da queste unioni; dev’esserci qualche incompatibilità nascosta. Solo per effetto di potenti magie o di coincidenze impreviste questi incontri risultano fecondi.
A parte le differenze fisiche, in genere gli elfi trovano gli altri poco attraenti: i Nani hanno la barba, gli Halfling hanno i piedi pelosi e sono panciuti. Si può essere buoni amici, ma in genere non ci si spinge oltre (e per l’amor di Corellon, che SCHIFO NdMaster).
Pur potendosi riprodurre con altre razze, in genere gli elfi preferiscono non farlo. Ci sono molti Mezzelfi, ma derivano per lo più da incroci con uomini e, purtroppo, stupri. Sono passati alla leggenda uno o due ibridi elfo/nano, ma si sa poco delle loro abilità o delle circostanze della loro nascita.

Vincolo Elfico. Molto di rado un elfo si lega indissolubile mente ad un altro essere: un altro elfo, un nano, un uomo o un’altra creatura. A volte questo legame viene annunziata da regali che dimostrano l’affetto di uno dei due, ma può anche essere comunicato in segreto, senza alcuna manifestazione esteriore. Qualunque possa essere il modo in cui questo vincolo viene a crearsi, l’elfo ed il prescelto riescono a percepire le reciproche emozioni: le gioie, i dolori, i trionfi e le arrabbiature. Se si separano e uno dei due muore, l’altro riesce ad avvertire la sua morte e l’interruzione del legame. Questa e una versione potenziata della comunione elfica, perché il vincolo dura tutta la vita
e non si infrange per futili motivi.
Con questa persona l’elfo diventa completamente altruista: la felicità del compagno diventa lo scopo della sua vita, fino al sacrificio personale. Qualora il vincolo si sciolga, per il tradimento o la morte di un componente, per l’altro è un colpo terribile: l’elfo può addirittura morire di dolore.
Potendo stringere questo unione solo una volta nella vita (o due volte, ma in casi molto rari), gli elfi non lo fanno alla leggera e scelgono attentamente la persona. Molti non si uniscono a nessuno perché non trovano nessuno che meriti un simile onore. Pochi elfi si legano agli uomini: hanno vita breve e il vincolo andrebbe sprecato. Alcuni,
però, credono che per certi individui eccezionali sia un sacrificio addirittura troppo piccolo. Il grande numero di Mezz’elfi sta a dimostrarlo: benché per la maggior parte non nascano da unioni di questo tipo, un numero consistente di loro deriva proprio da esse. All’elfo basta un’occhiata per porre fine al connubio, ma l’amore che ha dato rimane per sempre.
Un legame simile, anche se meno intenso, esiste con la terra stessa. Se l’elfo viene tenuto troppo a lungo lontano dalla sua terra o isolato dai suoi simili, può morire di dolore e di solitudine. Anche quando viene imprigionato in un ambiente naturale o insieme ad altri membri della stessa razza l’elfo può, in casi disperati, togliersi la vita, senza doversi procurare delle ferite fisiche. Si tratta di una soluzione tragica, che viene adottata solo quando non c’è più speranza.
La capacità dell’elfo di preferire la morte alla vita è come una sconfitta per carcerieri e torturatori, che non possono rinchiudere a lungo la vittima in una prigione, senza rischiare che essa scelga questo metodo di “fuga”.

Comunione. Ogni elfo ha la capacita innata di comunicare le proprie esperienze, i propri sentimenti e la propria vita ad un altro elfo che ama o di cui si fida completamente. Tale trasmissione, detta comunione, può avvenire solo tra elfi del tutto consenzienti. Non funziona con i Mezzelfi, né con soggetti che abbiano anche una minima riserva mentale. Questo vale anche per chi è sotto l’influsso dello charme o di incantesimi affini e cova dei rimorsi in fondo al cuore, pur non rivelandolo.
Perché la comunione avvenga, tutti gli elfi (Che possono essere al massimo quattro) devono essere assolutamente rilassati e sereni (sarà un legame molto intimo), in un luogo tranquillo dove i rumori e gli affanni del mondo non possano disturbarli. E meglio scegliere uno sfondo naturale per questa operazione.
Occorre liberarsi da ogni pregiudizio che si ha riguardo agli altri e questo può richiedere un lungo periodo di tempo: in alcuni casi ci sono voluti quindici giorni e più soltanto per la preparazione.
Il contatto fra loro avviene palmo a palmo, accostando le dita per aprire successivamente i loro animi creando una fusione totale. Nel corso di questa intima unione, si arriva a contemplare ogni aspetto della personalità degli altri: simpatie, antipatie, speranze, paure.
Finché sono immersi in questo stato di trance, gli elfi sono del tutto vulnerabili agli attacchi mentali (penalità -4 sul tiro-salvezza perché qui sono assolutamente indifesi.
La comunione non serve soltanto a comprendere le sfaccettature più segrete del carattere degli altri, ma a condividerne le abitudini, il modo di combattere e di pensare. Per questo motivo, gli elfi legati dalla comunione che combattono fianco a fianco ottengono +2 sui Tiri Per Colpire e -1 sulla propria AC ma solo se resteranno insieme e per ottenere il vantaggio basta uno degli elfi del rito.
Una volta fatta la comunione, per poter godere dei benefici, è necessario rinnovarla ogni settimana.

Usanze Elfiche

In questa sezione parleremo delle usanze degli elfi in genere. Non valgono per tutti gli elfi: quelli grigi (chiamati anche elfi d’oro) ed oscuri (shadow elf), in particolare, non hanno le libertà degli altri. Pur non essendo malvagi come i drow, gli elfi grigi hanno strutture sociali alquanto rigide; tendono ad avere allineamento legale, più che caotico, e quindi danno minor valore alla libertà individuale. l caotici elfi oscuri, invece, eliminano chiunque mostri una parvenza di autonomia.
Proprio per le grandi differenze tra questi elfi e gli altri, molte delle descrizioni seguenti valgono solo per gli elfi alti, marini e silvani. Ci sono delle eccezioni (una città di elfi oscuri buoni o un reame degli elfi d’oro senza caste sociali), ma si tratta di vere e proprie rarità. Di regola, la maggior parte degli elfi riassume in sé tutto ciò che attiene alla bontà individuale. Essi credono che un singolo campione animato da buoni propositi sia più efficace di un’intera società di deboli con lo stesso scopo.
Cercano, pertanto, di diventare molto potenti, ma sempre stando dalla parte del bene.
Tra gli elfi non ci sono distinzioni basate sul sesso: maschi e femmine sono uguali sotto ogni punto di vista. Spesso sono proprio le femmine ad essere più potenti, famose e celebri: almeno la meta delle leggende elfiche narra le imprese di un’eroina e storicamente ci sono state più regine che re. Gli elfi riconoscono il valore e le capacità del gentil sesso più di chiunque altro.

La Lingua degli Elfi. Gli elfi parlano un linguaggio fluente e melodioso, con parole armoniose e piacevoli, cadenze ed intonazioni che lo rendono gradevolissimo. Persino la lingua degli elfi oscuri è affascinante, piena com’è di suoni misteriosi ed arcani.
Quando lo parlano membri di altre razze, questo linguaggio sembra irriconoscibile, non si sa perché. Gli elfi sanno che questo e dovuto alle sfumature che soltanto loro (o altri che usino la magia) sanno comunicare. Grazie al loro udito finissimo, sono in grado di trasmettere emozioni mediante un’inflessione particolare.
Questa peculiarità consente loro di fare un discorso nel discorso e di nascondere un altro messaggio sotto l’apparenza di un qualsiasi dialogo, purché sia semplice e non crei confusione. Due elfi potrebbero, quindi, comunicare tra loro su un altro livello anche in presenza di persone che sanno la loro lingua e per questo sono ottimi come spie.
La complessità delle strutture linguistiche si estende anche ai nomi che si danno ai neonati. Pur sembrando simili, i nomi degli elfi sono tutti diversi tra loro: non ci sono mai stati due elfi che si chiamavano allo stesso modo, se non per scelta, perché gli elfi sono troppo individualisti per abbassarsi ad avere i1 nome di qualcun altro.
Si preferiscono nomi che ricordano la voce del vento tra le foglie : sono comuni le sibilanti e il digramma “th”, come del resto tutte le consonanti dal suono dolce. Ogni tanto, per rendere il nome più interessante, si inserisce una consonante dura, come una “k” o una “t”, ma l’impressione generale dev’essere di dolcezza ed armonia.

Attività. Gli elfi si guadagnano da vivere facendo il mestiere che preferiscono. Spesso si tratta di un’attività utile all’intera comunità. A volte i prodotti vengono scambiati con merci fabbricate dagli uomini, ma solitamente restano tra gli elfi.
Non essendo interessati al denaro quanto gli uomini, di rado gli elfi si preoccupano di rimediare un pranzo. Se sanno fare qualcosa di utile per la comunità, saranno gli altri a mantenerli. Il concetto di utile, però, e molto ampio: anche una battuta brillante che rallegri i compagni sarà giudicata sufficiente.
Agli elfi il cibo non manca nemmeno negli inverni più rigidi o nelle estati più torride: essendo cosi legati alla natura, sanno quando si sta preparando una stagione poco fruttuosa e si organizzano in anticipo per ovviare alla penuria di cibo.

Riti. Gli elfi hanno una sequela di feste per alleggerire il peso del tempo che passa. Le occasioni
per celebrare la vita sono così tante che le altre razze, in pratica, a volte pensano che gli elfi non facciano nient’altro in vita loro. Non e vero, ovviamente, ma il numero delle festività è decisamente elevato, specie se lo si confronta con quello dei nani.
Pur preferendo una semplice festa ai rituali complessi, a volte gli elfi sentono i1 bisogno di cerimonie più impegnative e formali, di solito celebrate dai sacerdoti delle loro divinità, che infondono con la loro presenza solennità alla funzione.
Ogni villaggio ed ogni città ha le proprie cerimonie, che però mantengono una certa uniformità perché si richiamano tutte ad un’unica tradizione. Le ricorrenze celebrate sono la nascita, il raggiungimento dell’età adulta, il matrimonio, il viaggio ad Arvanaith ed il patto di sangue.

Celebrazione della Nascita. Poiché gli elfi hanno pochi figli (rispetto a quanti ne hanno gli uomini), ogni nascita è un’occasione speciale e sinonimo di grandi festeggiamenti per tutto il villaggio. Ognuno sospende la propria attività per felicitarsi con i genitori del neonati
Dato che la gravidanza dura per ben due anni, le femmine sono liete di liberarsi del proprio fardello e si uniscono volentieri ai festeggiamenti in onore del figlio, che durano per vari giorni e si concludono con il battesimo. Il piccolo riceve un nome privato, scelto dai genitori, e quindi il nome pubblico. Il primo nome è noto solo a lui, ai genitori e al celebrante. Se lo si viene a sapere non si acquisisce per questo alcun potere particolare nei confronti dell’elfo; da parte sua, pero, il fatto di rivelarlo è segno di affetto e rispetto.
Spesso amici e parenti portano doni ed auguri al neonato. Si tratta di regali straordinari, che avranno molta importanza nel corso della sua vita. Una bambina che aveva ricevuto in dono la capacità di parlare con i draghi se ne servì in seguito per sventare una guerra tra il suo villaggio ed un covo di draghi verdi insediatosi in quei paraggi, mentre un altro bambino, ad esempio, ebbe il dono di saper individuare le bugie.

Passaggio all’Età Adulta. l riti che celebrano il raggiungimento della maggior età sono comuni a molte culture, e quella degli elfi non fa eccezione. Quando arrivano a 110 anni, gli elfi vengono considerati adulti, con tutte le responsabilità ed i diritti che questo comporta, e vanno a vivere da soli, perché è giusto che si facciano strada per conto proprio.
La famiglia organizza una festa per annunciare il raggiungimento della maturità del giovane elfo. Anche in questa occasione si fanno dei regali, che in genere potranno servire nelle sue avventure, se ha scelto questa carriera. I più anziani portano in dono il resoconto della loro esperienza e i loro auguri di buona fortuna per il ragazzo che intende seguire la stessa strada.
Se il festeggiato non vuol fare l’avventuriero, riceve gli attrezzi del mestiere prescelto e una casa propria. D’ora in poi avrà il suo posto nella società, e contribuirà a rendere lieta la vita insieme agli altri elfi.

Celebrazione del Matrimonio. Tra gli elfi il matrimonio e considerato occasione di grande gioia, perché ogni nuova unione simboleggia la continuazione della razza. Chiunque funesti la cerimonia uccidendo gli sposi suscita l’ira eterna di tutto il popolo degli elfi e sarà perseguitato con la sua famiglia per l’eternità. Gli elfi si sposano più raramente dei membri delle razze meno longeve. A volte le nozze suggellano trattati o altri accordi diplomatici, ma più spesso si tratta di un matrimonio d’amore.
Per gli elfi l’unione dura fino alla morte di uno dei coniugi (per quanto se ne sappia, c’è stato un solo caso di divorzio negli ultimi tremila anni, quello di due elfi grigi decisamente dogmatici). Rimasti vedovi, raramente si risposano: il matrimonio coinvolge non solo l’onore, ma anche il cuore e lo spirito dei due sposi. Per molti di loro accingersi a questo passo significa in qualche misura rinunciare alla propria individualità. Spesso sono solo gli amanti più appassionati e devoti a compiere questa scelta; gli altri preferiscono unioni meno solenni.
Il matrimonio e una cerimonia ufficiale (benché i due possano optare per una celebrazione meno formale), officiata dai sacerdoti di Corellon. I ministri del culto servono
solo come testimoni, perché sono gli sposi a pronunciare le formule di rito.
Se si tratta del tipico matrimonio d’amore, e l’unione di due anime: ciascuno apre il proprio cuore al coniuge nella comunione elfica. Gli elfi sposati conoscono le emozioni ed i desideri del loro compagno e sanno prevenire e soddisfare ogni sua esigenza La comunanza dei pensieri, invece, è meno immediata.
Essendo capaci di far rivivere il passato attraverso la Reminiscenza, gli elfi sanno rinnovare continuamente le circostanze in cui è nato il loro amore e difficilmente si disinnamorano del partner. Il legame matrimoniale si rompe solo per motivi molto gravi. Pur avendo discussioni e litigi, di solito i due continuano ad amarsi.
E’ possibile che ci si stanchi del proprio sposo, comunque, nonostante il vincolo abbia una profondità che se non si e un elfo non si può nemmeno immaginare. Allora si cerca di riaccendere la scintilla della passione con una breve separazione. I due trascorrono un certo periodo divisi per potersi chiarire le idee e crescere come persone. Quando si riuniscono mostrano un rinnovato amore ed una nuova intesa.
La lontananza serve anche a rendere più prezioso il tempo trascorso insieme: dopotutto, chiunque finirebbe per annoiarsi dovendo convivere ininterrottamente con qualcuno per qualche secolo. Separandosi ogni tanto si può ripensare alla propria relazione e fare nuove esperienze da poter poi condividere con il proprio compagno, in modo da rendere il matrimonio più fresco ed interessante.

Il Patto di Sangue. Non sempre gli elfi sono pacifici. Quando qualcuno insulta oppure oltraggia loro ed i loro amici, essi gli giurano vendetta durante una cerimonia celebrata nell’ora più cupa, appena prima dell’alba. Una volta prestato questo giuramento, rinunciano a tutti i loro passatempi pur di tenervi fede. Gli altri elfi capiscono l’importanza del Patto e lasciano libero dai suoi compiti l’elfo vendicatore.
l vendicatori esigono dal colpevole qualcosa che va dalle semplici scuse, in caso di insulti, a richieste più pesanti. Di solito basta che l’accusato accetti di passare qualche tempo al servizio dell’elfo offeso, ma a volte solo la morte può soddisfare la sua sete di vendetta.

Morte Violenta o Accidentale. A differenza delle altre razze, gli elfi cercano di evitare la violenza. Agiscono con la loro tipica cautela, anche quando sembrano impulsivi (questo vale più per gli elfi anziani che per quelli giovani).
Quando intraprendono una missione, gli elfi sanno che potrebbe essere l’ultima; basta questo pensiero a raffreddare ogni testa calda.
Un elfo si aspetta di vivere a lungo e non intende certo mettere a repentaglio la propria vita per scopi irrilevanti. Solo gli eventi più tragici e sconvolgenti smuovono i vecchi elfi dal loro ritiro nei boschi o sui monti. Nient’altro potrà spingerli a rischiare la vita. Non sono codardi, ma non vogliono perderla se non per motivi più che validi.
Questa e una delle ragioni per cui gli elfi hanno imparato ad usare l’arco con leggendaria bravura: così possono tenere a distanza il nemico senza rischiare troppo. Anche nel combattimene to ravvicinato, però, l’addestramento con la spada e tale da non suscitare eccessive preoccupazioni. In ogni caso, non si montano la testa con idee sciocche come quella di uccidere il nemico “con onore”: la minor resistenza e senz’altro un metodo più sicuro per salvarsi la vita. A differenza delle altre razze, gli elfi non hanno la paura innata della morte: la loro longevità permette di capire i cicli della natura, di rispettarli e, quindi, di accettare anche 1a morte che ne fa parte. In realtà, anzi, aspettano la “morte” con gioia, perché significa poter andar re ad Arvanaith ed iniziare una nuova vita. Certo, temono una morte di tipo diverso.
Gli elfi hanno paura di subire una violazione della propria libertà ed autonomia, che sarebbero invece essenziali per entrare ad Arvanaith. Evitano accuratamente (o uccidono, se possono) le creature che si impossessano dell’anima altrui, perché sono tra le poche che potrebbero davvero ucciderli. Persino gli elfi che si sono convertiti al male non le hanno certo in simpatia.
Se l’elfa subisce un incidente mortale o viene assassinata, non può reinserirsi nel ciclo della natura, nel grande ritmo che fa girare il mondo. Il suo corpo resta gelido ed inutile nel luogo in cui e avvenuta la morte, e lo spirito viene espulso e riassorbito dal vuoto senza nome che lo circonda. Quando il cadavere viene riportato nel posto in cui l’elfa e nata, invece, la morte può avere un senso, perché il corpo contribuirà al benessere di quel mondo, riunendo le piante e gli animali, mentre lo spirito sarà libero di andare ad Arvanaith e partecipare alla sua gloria.
Ad Arvanaith possono entrare gli elfi di allineamento buono o neutrale: anche gli elfi oscuri, se sono buoni, sono i benvenuti e possono condividere le bellezze spirituali del luogo. Purché l’anima sia buona o neutrale, non importa la sottorazza cui si appartiene.
Ogni spirito ha gli stessi diritti, a prescindere da quel che ha fatto in Vita: è una sorta di risarcimento per chi è stato perseguitato dai sospetti solo a causa della sua nascita.
Anche gli elfi marini sono accolti ad Arvanaith. Pur non avendo avuto da vivi alcun contatto con gli elfi terrestri, nell’aldilà possono festeggiare con loro, perché ad
Arvanaith tutto è possibile. Elfi marini e terrestri possono stare insieme, perché non c’è differenza tra aria ed acqua.

Cerimonie funebri. Poiché la maggior parte degli elfi va ad Arvanaith, il trapasso non viene solitamente pianto a lungo. Benché sia improbabile che il defunto torni sulla Terra con lo stesso Corpo che aveva in vita, o addirittura con la stessa personalità, l’anima continua a vivere. Perciò, le cerimonie funebri sono, più che altro, una celebrazione del raggiungimento delle gioie dell’Arvanaith da parte del deceduto. Se ne potrà sentire la mancanza per un po’, ma si sa che è passato ad una vita migliore.
La cerimonia che accompagna ogni funerale varia da un Villaggio all’altro. Alcuni si riuniscono in gran pompa per assistere all’inumazione, mentre un oratore espone i meriti del defunto. Altri, invece, seppelliscono il cadavere con la massima semplicità, perché, senza l’anima, si tratta di una specie di guscio vuoto.
Sistemato l’involucro, passano a celebrare lo spirito dell’elfo che lo aveva occupato. Altri ancora credono che solo bruciando il corpo lo spirito possa liberarsi davvero da ogni vincolo terreno: così non solo l’anima può andare ad Arvanaith, ma si impedisce anche che il corpo venga usato per nefasti fini da creature non morte. Il tipo di sepoltura dipende dalla personalità dell’elfo e varia a seconda degli individui: l’importante è sottolineare che l’anima ha abbandonato il corpo.

Vita e Personalità

Per capire il modo di pensare di un elfo bisogna tener presente che la sua vita dura dei secoli. Il fatto di avere tanto tempo a disposizione conferisce spesso all’elfo una terribile, divorante ambizione; paradossalmente, lo rende anche apatico.
La qualità principale degli elfi è la pazienza: hanno degli anni interi a disposizione per portare a termine qualsiasi compito e per loro aspettare non è un problema. Dopotutto, hanno escogitato vari modi per far passare il tempo. Trovano che l’impazienza sia un difetto particolarmente buffo, che appartiene solo alle altre razze. In
caso di estrema necessità, comunque, gli elfi sono rapidi e decisi più di chiunque altro.
Gli elfi tendono ad essere molto intelligenti e complicati, avendo avuto così tanto tempo per affinare le proprie abilità pratiche e la propria cultura. Fanno giochi e discorsi che hanno vari livelli di complessità; i non elfi non ne comprendono la maggior parte.
Agli elfi piacciono l’umorismo e i paradossi: è qui che si esprimono meglio. L’arguzia permette loro di comunicare mediante elaborati giochi di parole, in cui fanno a gara per superarsi. Pur essendo fondamentalmente allegri, sono tuttavia capaci di sottili perfidie.
Un elfo adirato è un nemico terribile, e uno assetato di vendetta è ancora peggio. Come abbiamo detto, gli elfi hanno una pazienza pressoché infinita. Possono aspettare anni ed anni prima di vendicarsi, finché la vittima non si sia illusa di essere al sicuro. Possono anche inseguire continuamente il nemico, senza mai rallentare o dar tregua alla loro preda.
Ogni tanto fingeranno di desistere, per lasciar “fuggire” l’inseguito. Quando questo sarà scappato, è probabile che si ritrovi davanti gli inseguitori ad intervalli regolari: questa e una tattica studiata apposta per instillare nel cuore un’angoscia continua. Chiunque abbia suscitato l’ira degli elfi vivrà nell’ansia, perché non saprà mai quando questi lo colpiranno per vendicarsi. Per questo gli elfi sono tanto temuti come nemici: nessuno vuole impazzire nell’attesa del loro contrattacco.

Carattere. Data la loro longevità, gli elfi non si preoccupano di non vivere abbastanza intensamente; piuttosto, sono sempre alla ricerca di qualche novità che possa entusiasmarli e sollecitare 1a loro curiosità.
Questo li porta ad avere un carattere decisamente particolare. Non si può dire con precisione quale sarà il riflesso dello scorrere degli anni sui singoli individui. Di solito, all’inizio l’elfo è allegro e privo di preoccupazioni; man mano che invecchia, diventa a poco a poco più posato, ma conserva la vivacità indispensabile per godersi la vita. Ci sono, pero, alcuni elfi che anche da giovani prendono la vita più seriamente, convinti che, nonostante quel che dicono gli adulti, essa sia troppo breve per sciuparla con canti e danze.
Quando crescono, questi individui sono spesso ossessionati dal dover trovare un significato per ogni cosa e dallo scoprire il vero senso della vita. Pochi di loro si rendono conto di avere davanti a sé tanti anni da potersi dedicare sia alla ricerca della verità che al divertimento; la maggioranza conduce un’esistenza priva di gioia, cercando la compagnia dei saggi e degli anziani, e finisce per isolarsi. Per cercare il vero, perdono di vista il fine più importante: la propria vita.
Gli elfi vogliono, infatti, come si e detto, vivere pienamente. Possono iniziare diversi progetti nel volgere di un solo anno: comporre canzoni, creare oggetti artistici, imparare ad usare la spada e così via. Per loro e naturale accantonarli qualora trovino qualcosa di più interessante: dopotutto, avendo i secoli davanti a sé non è il
caso di preoccuparsi se per fare una cosa ci vogliono dieci o vent’anni. Se nel frattempo si verifica un calo di interesse, è sempre possibile ravvivarlo con la reminiscenza.
Ovviamente, gli elfi non vedono mai la necessita di affrettarsi. Se gli esseri meno longevi hanno urgente bisogno di qualcosa, gli elfi si precipitano a soddisfare le loro esigenze, ma, se fosse per loro, ci impiegherebbero un’eternità. Non sono tanto meschini da preoccuparsi del tempo. Questo non vuol dire che siano pigri: di giorno sono sempre attivi, impegnati in un progetto o nell’altro. Se vogliono passare una giornata standosene sdraiati su un pendio erboso a guardare gli uccelli o anche solo per rilassarsi, chi potrebbe impedirglielo?
Non attribuiscono grande valore ai beni materiali; preferiscono occuparsi di musica, arte e poesia, perché queste opere sopravvivono nel tempo, anche più dei tesori tanto ricercati dagli altri. Non si sforzano di accumulare oro e gemme, che sono solo mezzi per acquisire le cose davvero importanti: persino i capolavori della pittura sono soggetti al logorio degli anni, fino a diventare inutili e privi di valore.
D’altro canto, gli elfi amano le cose belle ed artistiche. Curiosamente, non sono grandi ritrattisti, forse proprio perché sono troppo interessati a riprodurre la bellezza interiore e non riescono ad armonizzarla con la forma esteriore, come invece sanno fare gli uomini. Per questo sappiamo che trovano i capolavori dei massimi tra gli artisti
umani, se li portano a casa ed usano una tecnica segreta per conservarli negli anni. Pur non essendo perfetto, è un metodo di conservazione che allunga di molto 1a vita di questi capolavori.
Gli elfi conoscono diverse magie in grado di proteggere queste opere, ma non intendono dividerle con le altre razze, che non sono in grado di apprezzare adeguatamente l’arte: sarebbe fatica sprecata. Chiunque sia interessa to alla visione dei capolavori può, visitando le città elfiche, vedere quelli che gli elfi hanno deciso di salvare dalle ingiurie del tempo.
Pur non attribuendo molta importanza ai beni materiali, gli elfi hanno uno spiccato senso della proprietà: gli oggetti di valore, come le armi magiche o di qualità, le sculture e gli strumenti musicali, appartengono sicuramente a qualcuno ed il furto e severamente condannato. Molti elfi ladri esercitano le loro abilita nelle città degli uomini o nei sotterranei e le mettono a disposizione di gruppi di avventurieri. Gli elfi sorpresi a rubare i tesori dei loro compagni vengono radiati per cinquant’anni, affinché imparino a rispettare la fedeltà alla propria razza. Gli oggetti ritenuti meno importanti vengono prestati liberamente agli amici, elfi o non elfi, purché il proprietario possa averli a disposizione nel momento in cui ne ha bisogno, non c’è problema. La maggior parte degli elfi ha capito che stare a litigare sulla proprietà di cose di poco conto è uno dei modi migliori per perdere degli amici. Gli elfi fanno del loro meglio per non dar peso a tali quisquilie e cercare di condividere con gli altri il frutto del proprio lavoro (o partecipare al godimento dei prodotti altrui).

Il Valore della Persona. Gli elfi non sono molto interessati alla società nel suo insieme: preferiscono concentrarsi sulle esigenze concrete dei singoli. Per loro non c’è nulla di più importante dei sentimenti e delle necessità individuali. Questo non vuol dire che le esigenze di un solo elfo pesino più di quelle dell’intera comunità, ma solo che la maggior parte
delle leggi e degli ordinamenti sociali è concepita in modo da garantire la massima felicità dei singoli. Nessuno interferisce con la vita degli altri, a meno la loro omissione non danneggi un terzo. Si presuppone che ognuno sappia badare a se stesso; pur essendo, a volte, curiosi di saperci motivi che le hanno determinate, gli elfi non discutono mai le scelte degli altri. Per loro, la libertà personale e tutto. Certo, ci sono alcuni elfi atipici ed egoisti, che approfittano dell’affetto e della comprensione dei loro simili senza mostrare alcuna gratitudine. Di solito, però, l’elfo da più importanza alle esigenze degli altri che alle proprie, ben sapendo che senza di loro non potrebbe vivere.
Nonostante il loro marcato individualismo, gli elfi sono legati ai loro compagni da un forte senso del dovere. Come un uomo che faccia il ranger e convinto di agire per il bene dei propri simili pur vivendo lontano da loro, cosi l’elfo sa che ognuno e utile alla comunità e cerca di tener conto delle necessita sociali del suo popolo che di quelle individuali.

Conflitti Generazionali. Non ci sono gravi divergenze tra i membri di generazioni diverse, come invece capita tra gli
uomini. Certo, da una generazione all’altra il modo di vedere il mondo Cambia parecchio. In effetti, poiché gli elfi non invecchiano esteriormente, uno dei modi più sicuri per distinguere i vecchi dai giovani consiste nell’esaminare la personalità. Anche questo non è un metodo infallibile, però, dato che ci sono molte differenze tra un individuo e l’altro, come per gli esseri umani.
La personalità dei giovani elfi è caratterizzata da curiosità, forte individualismo e volontà di imparare. Devono ancora abituarsi all’idea di vivere così a lungo. Spesso si trovano in luoghi dove non ci si aspetterebbe di vedere un elfo: in questi casi hanno fatto amicizia con gli uomini ed altre razze poco longeve, non essendosi ancora resi conto di come per gli altri il tempo passi veloce (al contrario degli anziani che tendono ad isolarsi e a godersi tranquillamente le bellezze naturali).
Questo diverso approccio alla vita crea un divario generazionale, ma gli anziani non cercano di porre limiti ai giovani. Si ricordano di quando avevano la loro stessa città, e non vogliono reprimere ciò che un tempo hanno amato. Essendo tanto legati al loro passato, gli elfi non condannano la mentalità dei giovani. La reminiscenza li aiuta a riviverne l’entusiasmo, la passione, il desiderio di essere indipendenti e di girare il mondo.

VS

Gli Aetheri vedono gli Elfi come custodi alla pari degli scritti e dei trattati. Chi meglio di un Elfo può avere memoria della storia. Su questo, gli Aetheri, ne sono invidiosi. Tendono ad avere un rapporto molto pacifico scambiando di tanto in tanto interessi comuni e storici. Gli Aetheri sono molto onorati di essere nelle grazie degli Elfi a tal punto da consegnare doni ogni volta che vi sono visite ufficiali.

L’Elfo tratta con rispetto gli Aetheri. Li vede come i grandi saggi che sono (e non solo per la statura). Merito loro se la memoria riporta errori da non commettere più in futuro. Finchè gli Aetheri saranno in vita, gli Elfi potranno contare su validi e valorosi compagni di battaglia anche se sanno che questa razza difficilmente si schiera per una fazione particolare. Il rispetto che hanno per la natura è reciproco anche se diversamente mostrato.
Un Aetheri e un Elfo difficilmente potranno creare una relazione proprio per le idee diverse del valore della vita, ma in quel raro caso il nascituro sarebbe un Mezzelfo un po’ alto.

I Dragonidi portano un grande rispetto per gli elfi e per il valore che loro stessi danno alla vita. La collaborazione fra Elfi e Draghi è antica quanto il mondo stesso e ora che un Dragonide calpesta il suolo alla stessa altezza di un comune mortale, è facile che esista una collaborazione. La loro società, alla fine, è molto simile a quella elfica al punto di non comprendere chi ha copiato chi. Ma lo stile di vita è decisamente diverso. Mentre gli Elfi trattano linee morbide, i Dragonidi usano stili spigolosi, ma è anche semplice che entrambi gli stili possano sposarsi molto bene. Non vi è attrazione fisica se non quella amichevole e non è possibile procreare fra di loro.

Gli Elfi stimano tantissimo i Dragonidi si per il loro stile di vita che per quello che rappresentano. Sono testimonianza vivente di una delle creature più maestose e antiche di Viflerya. Non li temono, anzi, li affrontano con rispetto e tendono a socializzare molto più velocemente che con qualsiasi altra razza. Li reputano affidabili e quindi sanno che la loro parola ha un valore molto alto proprio come l’orgoglio di essere un Dragonide.

Gli “altri” elfi vedono gli Alti ognuno in modo diverso (si consiglia di leggere per ogni sottorazza elfica le proprie opinioni), ma il pensiero più comune è che siano troppo altezzosi e severi e che non ci sia assolutamente nulla che possa in loro far cambiare ragione.

Gli Elfi Alti vedono gli Elfi Grigi come delle figure sopravvalutate, ma di tanto in tanto può capitare di fare amicizia con qualcuno di loro. Sicuramente il loro lignaggio è importante per la conoscenza, ma vengono visti troppo presi a darsi un tono quando invece potrebbero godersi di più i piaceri della vita. Tuttavia un amiciza con un Elfo Grigio è un bel traguardo per un “Alto”.

Gli Elfi Silvani sono l’opposto degli Elfi Grigi, per gli Alti, ma alla stessa maniera non godono a pieno dei piaceri della vita. Vengono considerati “troppo seri” ed una chiusura così di pensiero rischia di privare un elfo di tanti piaceri della vita.

Gli Elfi Marini sono molto simili come carattere agli Alti, per questo motivo vi è un’ottima comunicazione fra loro sia a livello commerciale che amichevole.

Si narra che gli Elfi Oscuri un tempo furono Elfi Alti che persero la retta vita e quindi rinnegati. Fra loro e gli Alti vi è una guerra silenziosa delimitata da tregue per nulla concordate. Difficile che ci sia amicizia fra quelli che hanno rinnegato i piaceri della vita in cambio del potere e delle oscure tradizioni. Tuttavia un Elfo Alto spera sempre nella redenzione finale di questi Elfi disgraziati.

Gli Elfi Drow sono il male e questo è il pensiero comune di tutte le sottorazze elfiche. Qualcuno definisce i Drow spietati e, secondo gli Alti, niente di più sbagliato. Spesso prendono di mira gli Alti come sacrificio per la loro Dea approfittando delle festività di Corellon.

Gli Gnomi non provano ne caldo ne freddo verso gli Elfi. Forse troppo presi nelle loro invenzioni o forse perchè tendono comunque a vedere gli Elfi come oziosi e nullafacenti fino a considerarli meno importanti di una carriola che cigola. Gli Gnomi cercano anche di evitare di scherzare con gli Elfi, tanto non sanno apprezzare le proprie battute e quindi decidono di dedicare loro frecciatine velenose.

Gli Elfi stimano tantissimo la lavorazione Gnomica ma molto meno il loro carattere. Li considerano dei cugini dei nani. Grandi lavoratori ma con un pessimo modo di trattare con la gente. Nonostante gli Elfi adorino scherzare, non riescono a comprendere le loro battute e il loro stile di scherno.
Non esiste che uno Gnomo ed un Elfo possano procreare.

Gli Halfling vedono gli Elfi come creature mistiche. Sicuramente hanno in comune l’amore per le feste, per il buon vino e la musica, ma, per quanto siano attratti dagli averi Elfici, sanno che sono misteriosamente attenti a tutto ciò che viene sottratto a tal punto che si rischierebbero inutili discussioni. Tuttavia le tempistiche elfiche si sposano allegramente con il senso del “poi” dei Mezz’uomini.

Gli Elfi non solo li vedono come dei bambini ben paffuti, ma troppo simpatici e divertenti per poterci litigare. Anche se questi tentano di sottrarre loro beni (inutilmente visto gli acuti sensi elfici), ci passeranno sopra come se fosse un gesto di scherno.
Gli Elfi adorano l’imprevedibilità e sanno che in questo, gli Halfling, ne sono maestri, quindi quale migliore compagno d’avventura?
Non esiste al mondo che un Halfling ed un Elfo possano procreare.

Ecco come i Mezzanimali vedono gli Elfi; hanno le orecchie a punta e sono affascinanti. Amano giocare. Punto.
Sono ben consapevoli della loro vita longeva e per questo motivo tendono a legarsi ancora di più. Sanno anche che gli Elfi tendono a portare un grande rispetto verso la natura e verso gli animali, per questo motivo si fidano quasi subito.

Gli Elfi adorano i Mezzanimali. Non solo li considerano un dono della Verde Signora, ma una vera e propria fortuna ad averli come amici. La loro vita longeva quanto quella elfica permette di avere degli amici con pensieri diversi e culture diverse senza il timore di vederli invecchiare prematuramente come succede con gli umani. Grazie a questo è probabile che fra Elfi e Mezzanimali possa nascere l’amore.
Non è possibile procreare fra di loro perchè la genetica non lo permette, ma è possibile avere rapporti, anche se i mezzanimali tendono a non tradire le proprie regole.

Il Mezzelfo sa che non verrà mai accettato da un elfo e per questo atteggiamento ha motivo di credere che tutti gli elfi abbiano la “puzza sotto al naso”. Mentre gli Elfi etichettano la loro razza come “atteggiamento vietato”, i Mezzelfi pensano che sia solo il loro modo schizzinoso di vedere la loro razza. Li considerano razzisti con atteggiamenti troppo esagerati tanto da essere oggetto di presa in giro nei loro racconti e nelle loro azioni. Tuttavia essere accettati da un Elfo è un grande traguardo per il Mezzelfo nonchè un grande riscatto per la sua ibrida natura.

Per gli Elfi questo è un tasto molto dolente. I Mezzelfi non vengono visti molto bene. Essi infatti sono l’immagine di un’amore proibito o rubato (nel 90% dei casi un Mezzelfo, purtroppo, nasce da uno stupro) senza contare la testimonianza di una razza che va ad infangare l’equilibrato stile di vita Elfico.
Gli Elfi tendono a non legare con i Mezzelfi per la stessa ragione per cui non legano con altre razze dalla vita breve, ma con l’aggravante che il mezzelfo non dovrebbe esistere. Tuttavia gli Elfi non odiano i Mezz’elfi, provano compassione e pena per la loro sfortunata natura.
Nei rarissimi casi che un Elfo si incroci con un Mezzelfo, ne uscirà nuovamente un altro Mezzelfo.

I Nani vorrebbero davvero “Accettare” gli Elfi. Davvero! Scherzi a parte vi sono numerose battute fra Nani ed Elfi ma una cosa è sicura; Il Nano lavora e sgobba, mentre l’elfo balla e si diverte. Se solo potessero dedicare più tempo alla creazione invece di inventare sonetti su quanto sono meravigliosamente graziosi, farebbero un favore alla natura e al mondo che li circondano e che tuttavia snobbano. Li considerano bravi combattenti, questo glielo riconoscono, ma il loro modo di combattere è decisamente fuori tono. Come puoi intimorire il tuo nemico se non gli rutti in faccia tutto il tuo pasto mentre lo colpisci?

Gli Elfi credono che i Nani siano nati troppo presto. Uscendo prematuramente hanno perso, durante il parto, la loro altezza e hanno dimenticato totalmente il valore del divertimento vero della vita dentro la pancia della loro madre. Senza contare il modo trasandato e puzzolente di vivere la giornata. Non si rendono conto che odori pesanti potrebbero attirare più nemici del dovuto.
Tuttavia è capitato in passato che un Elfo e un Nano mettessero da parte i propri pregiudizi per un nemico comune; Gli Orchi. In quella situazione non esiste combinazione più letale di un Elfo e di un Nano in battaglia.
Entrambi si detestano, ma non si odiano. Hanno il buon senso di mettere da parte pregiudizi davanti ad un nemico comune e pericoloso.

Indubbiamente un Tiefling prova l’attrazione verso gli elfi proprio come gli umani, ma con molto più trasporto. E più sentono il rifiuto, più diventa stimolante. Non si parla solo di attrazione fisica, ma quella loro passione legata al valore della vita in realtà la comprendono e la capiscono, ma il Tiefling la vive con più trasporto e con meno pensieri dell’elfo. Hanno decisamente ampie aperture ad un dialogo con loro, ma talvolta rischia di diventare a senso unico. Laddove ci riuscissero, però, l’interesse andrà scemando fino a quasi volersi staccare, anche se sarà troppo tardi.

Gli Elfi vedono i Tiefling come un abominio della vita. Un po’ diverso da quello dei Mezz’elfi. Sono la testimonianza vivente di ciò che non dovrebbe esistere. Comprendono il fardello che un Tiefling deve portarsi dietro e per quello provano molta pena per loro, ma fare amicizia con loro significherebbe non dare peso al valore della vita. Tendono a faticare tantissimo prima di fidarsi di un Tiefling, ma se lo fanno è perchè hanno visto in loro qualcosa di veramente particolare, un legame indissolubile fino alla fine dei loro giorni.

Gli Umani vedono gli Elfi Alti come qualcosa di intoccabile e irraggiungibile. Non comprendono il loro modo di essere distaccato; sarebbe molto più bello viaggiare con un amico che con un “conoscente”. Ovviamente li reputano belli oltre ogni misura e spesso si rischia l’innamoramento sia per l’aspetto che per il loro modo di essere armonioso e forte allo stesso tempo; un rifiuto di un Elfo verso un umano con l’anima oscura può suscitare desideri proibiti al punto di ricevere risposta alla domanda “come nascono i Mezzelfi”.
Se un umano ed un elfo diventano amici, non c’è combinazione migliore per affrontare qualsiasi avventura.

Gli Elfi Alti vedono gli umani con curiosità ma anche con timore. La loro sete di conoscenza li attira e il loro modo imprevedibile li affascina. Per loro gli umani sono ottimi compagni di viaggio e di avventure, tuttavia cercando di non legare troppo per via della loro “breve” durata di vita. Ogni Elfo può rivivere attimi del passato in sogno e rivedere la morte o la scomparsa di un caro amico è di un dolore indescrivibile. Anche per questo motivo tendono a non farsi coinvolgere sentimentalmente rimanendo schivi. Questo loro atteggiamento spesso può essere frainteso come atto di superiorità.

Gli Zaretyel hanno due stili di  comportamento ben distinti con alcuni Elfi. Verso gli Elfi d’Oro la stima è alta e riescono a trovare punti in comune come se fossero una sola razza. Amano entrambi l’arte e la purezza della razza. E qui veniamo all’unica divergenza; entrambe le razze pensano di essere quella superiore all’altra.
Verso gli altri Elfi, invece, la considerazione è sempre di pura stima, ma nulla di più. Sono spesso invitati a corte per presenziare nuovi trattati commerciali. Tuttavia lo Zaretyel si fida molto degli Elfi e non vorrebbero miglior alleato in battaglia. Evitano, se possono gli Elfi Oscuri e detestano altamente i Drow, nemici di una vita.

Gli Elfi ammirano lo stile Zaretyel quanto il proprio. Alla fine sono anche ottimi alleati contro la continua lotta contro i Drow. Un Elfo non solo è curioso dello stile di vita Zaretyese, ma lo considera l’altra faccia della luna rispetto al loro stile a tal punto da esserne incuriositi ed affascinati. Le loro costruzioni che si mescolano con la natura del sottosuolo senza deturparla ricorda molto il perfetto stile di vita degli Elfi nel costruire case sugli Alberi senza soffocarli. Sono ben consci che gli Zaretyel vorrebbero i loro servigi a corte, ma è sicuramente un’ottima opportunità per comprendere a pieno la loro vita mondana.
Non è possibile che ci sia procreazione con gli Zaretyel per via della loro pericolosità mortale durante il rapporto sessuale.

Dizionario Elfico

Chi di voi ha visto “Il Signore degli Anelli”?
Già, visto… perchè per quanto l’opera di Tolkien sia meravigliosa, non si riesce a percepire quello che poi Peter Jackson è riuscito a trasmettere con minuziosa delicatezza, ovvero la pronuncia elfica.
Se ci fate caso difficilmente riuscirete a sentire consonanti dure e spesso le parole sono impercettibilmente aspirate. Osservate quando Arwen (elfa) parla con Aragon (iblith… hem, non elfo NdZean) e come la pronuncia sia letteralmente diversa.

un po’ come sentire l’inglese pronunciato da uno del posto e un nostro Italiano che l’ha imparato al CEPU (shisc).
Qui sotto riporteremo un miscuglio di dizionari elfici recuperati in rete.

Legenda:

agg = aggettivo
art = articolo
avv = avverbio
cong = congiunzione
pl inv = plurale invariato
prep = preposizione
pron = pronome
s = sostantivo
v = verbo

Bibliografia:
ISDA = Il Signore degli Anelli

LRiT = La realtà in trasparenza
S = Silmarillion
RP = Racconti perduti
RR = Racconti ritrovati
A = Antologia di J.R.R. Tolkien

In corsivo grassettato sono riportati i vocaboli elfici, ed in corsivo le traduzioni
Tra parentesi sono riportati i vocaboli di uso meno comune ma dal medesimo significato.
Le parti delle parole riportate tra le parentesi sono invece facoltative o incerte.

NB: il dizionario è in costruzione

Comune – Elfico

Consiglio: Cerca la parola utilizzando la funzione “ctrl + f” per aprire la finestra di ricerca.

a = na prep
a te, ti = le pron
abbandonare = awarthav
abbandonato = egla, pl eglai; awarthannen, pl ewerthennin
abbandono = awarthad, pl ewerthaid s

abbigliamento = hammad, pl hemmaid s
abbigliare = hammav
abbigliato = hammannen, pl hemmennin agg
abbondante = ovrol, pl inv agg
abbondanza = ovrad, pl evraid s
abbondare = ovrav
abbondato = ovrannen, pl evrennin agg
abilità = curu, pl cyru s [S442]
abisso = , pl iai s [LRiT430; S445]
abito = haew, pl inv s
abominevole = thaur, pl thoer agg [S451]
aborrire = fuiav
aborrito = fuiannen, pl fuiennin agg
accerchiamento = peled, pl pelid s
accerchiante = pelol, pl inv agg
accerchiare = pel– v [S448]
accerchiato = pellen, pl pellin agg
accogliente = suilannol, pl inv agg
accoglienza = suilannad, pl suilennaid s
accogliere = suilannav
accolto = suilannen, pl suilennin agg
acqua = nen, pl nîn s [S448]
acquoso = nenui, pl inv agg
acro = nand, pl naind s [RR316]
acuto = laeg, pl inv agg
adoperante = torthol, pl inv agg
adoperare = matha; torthav
adoperato = mathannen, pl mathennin; torthannen, pl terthennin agg
afferrare = mabv
afferrato = mammen, pl memmin agg
affievolimento = thinnad, pl thinnaid s
affievolirsi = thinnav
affievolito = thinnen, pl thinnin agg
affliggere = prestav
afflitto = prestannen, pl prestennin agg
afflizione = prestanneth, pl prestennith; prestad, pl prestaid s
affrettare = horthav
affrettato = horthannen, pl herthennin agg
Agosto = Úrui s [ISDA1323; S452]
agrifoglio = ereg(dos), pl erig s [S443]
aguzzo = crisc, pl inv agg [RP399]
al = nan prep
al tempo stesso = go– (gwa-) avv [RP405]
ala grande = roval, pl rovail s
alba = Amrûn s [ISDA1331; S450]
albero (poetico) = orn, pl yrn s [RP406; S448]
albero = galadh, pl gelaidh s [ISDA1327; S439]
albero giallo = mallorn, pl mellyrn s
alga marina = (gaer)uil, pl inv s
allargamento = pannad, pl pennaid s
allargante = pannol, pl inv agg
allargare = pannav
allargato = pannen, pl pennin agg
alleanza = buiad, pl buiaid s
alleato = buiadir, pl buiedir s
allontanamento = mistad, pl mistaid; reniad, pl reniaid s
allontanarsi = mista-, reniav
allontanato = mistannen, pl mistennin; reniannen, pl reniennin agg
alta copertura = telu, pl tely s [RR324]
alto = tond, pl tynd; orchal, pl erchail agg
alzare = eria; orthav
alzato = orthannen, pl erthenni; eriannen, pl eriennin agg
amante = melel, pl melil agg
amare = mel– v [RR317]
amato = mellen, pl mellin agg
amico = mellon, pl mellyn s [S447]
Amico degli Elfi = Elvellon, pl Elvellyn s
ammazzare= dagv
ammazzato = dangen, pl dengin agg

ammicco = gwimla, pl gwimlai s [RR316]
amore = meled, pl melid s
amoroso = melui, pl inv agg
ampio = land (lann), pl laind (lainn) [RR318]; pann, pl painn; ûr, pl ŷr agg
amputante = osgarel, pl inv agg
amputare = osgarv
amputato = osgarnen, pl esgernin agg
amputazione = osgared, pl esgerid s
andante = badel, pl inv agg
andare = badv
andare in esilio = edledh(ia)v
andato = bannen, pl bennin agg
andato in esilio = edle(dhia)nnen, pl edle(dhie)nnin agg
angoscia = bal, pl bail s [RR302; S452]
animale (non rettile o insetto) = lavan, pl levain s
anno = idhrinn (idhrin), pl inv s
antico = iaur, pl ioer agg [S445]
anziano = iaur, pl ioer agg [S445]
aperto = edrannen, pl edrennin; pannen, pl pennin; laden, pl ledin agg
apertura = edrad, pl edraid; pannad, pl pennaid s
apparire = thiav
apparizione = thiad, pl thiaid s
apparso = thiannen, pl thiennin agg
appassimento = thinnad, pl thinnaid s
appassire = thinnav
appassito = thinnen, pl thinnin agg
appendere = glingav
appeso = pennen, pl pennin; glingannen, pl glingennin agg
appuntito = laeg, pl inv agg
aprente = edriol, pl inv; pannol, pl inv agg
Aprile = Gwirith s [ISDA1323]
aprire = edra; pannav
aquila = thoron (thôr), pl theryn (thŷr) s [RR322; S451]
arco = , pl cui [S441]; peng, pl ping s
ardente = lachol, pl inv; naur, pl noer s agg [S448]
ardere = lachav
ardimento = berthad, pl berthaid s
ardimentoso = berthir, pl inv s
ardire = berthav
ardito = beren, pl berin; berthannen, pl berthennin agg
argentato, di valore pari all’argento = celebrin, pl inv agg [RR325; S441]
argento = celeb, pl celib s [RR308, 325; S441]
aria = gwelw, pl gwilw s
armistizio = gothwilm, pl gethwilm s [RP406]
arpa = gannel, pl gennil s
arrestare = nuithav
arrestato = nuithannen, pl nuithennin agg
arresto = nuithad, pl nuithaid; dared, pl derid s
arso = lachannen, pl lechennin agg
artefice = tan, pl tain s
articolo da scambiare = bach, pl baich s
ascendente = ambenn, pl embinn agg
ascesa = orthad, pl erthaid s
ascia = hathol, pl heithol s
ascia a doppio taglio = falchon, pl felchyn s [RP404]
ascoltante = lastol, pl inv agg
ascoltare = lastav
ascoltato = lastannen, pl lestennin agg
ascoltatore = lathron, pl lethryn s
ascolto = lastad, pl lestaid s
aspettare = darthav
aspettato = darthannen, pl derthennin agg
assassino = dagir, pl degir s
asse = pân, pl pain s
associata = gwathel pl gwethil s
associato = gwador pl gwedyr s
associazione = heren, pl herin s
astuto = coru, pl cyru agg
attaccante = taethol, pl inv agg
attaccare = taethav
attaccato = taethannen, pl taethennin agg
attacco = taethad, pl taethaid s
attesa = darthad, pl derthaid s
atto violento = gruith, pl inv s [RP399]
attorno = osavv
attraversamento = athr(ad)ad, pl ethr(ed)aid; trevaded, pl trevedid s
attraversante = athr(ad)ol, pl inv; trevadel, pl inv agg
attraversare = athr(ad)a; trevadv
attraversato = athrannen, pl ethrennin; trevannen, pl trevennin agg
attraverso = trî, tri (tre-) prep
attraverso, da entrambe le parti = ath(ra)avv [RP398]
attraverso, trasversalmente = thar– avv [S451]
audace = cand, pl caind agg
autunno (iniziale) = Iavas s [ISDA1320]
autunno (tardo) = Firith s [ISDA1320]
Autunno = Lasbelin s
avente = garel, pl inv agg
avente conoscenza = istol, pl inv agg
avente intenzione = thelel, pl inv agg
avente paura eccessiva = gostol, pl inv agg
avente terrore = grogol, pl inv agg
avere = garv
avere conoscenza = istav
avere intenzione = thelv
avere paura eccessiva = gostav
avere terrore = grogav
aviatore = reviadir, pl reviedir s
avidità = mael, pl inv s
avuto = garnen, pl gernin agg
avuto conoscenza = istannen, pl istennin agg
avuto intenzione = thellen, pl thellin agg
avuto paura eccessiva = gostannen, pl gestennin agg
avuto terrore = grungen, pl gryngin agg
avversione = deloth, pl delyth s [S442]
avvicinamento = anglennad, pl englennaid s
avvicinarsi = anglennav
avvicinato = anglennen, pl englennin agg
azione d’orrore = gruith, pl inv s [RP399]
azzurro = luin (luim), pl inv agg [RR317; S447]

 

Consiglio: Cerca la parola utilizzando la funzione “ctrl + f” per aprire la finestra di ricerca.


 

Consiglio: Cerca la parola utilizzando la funzione “ctrl + f” per aprire la finestra di ricerca.


 

Elfico – Comune

Consiglio: Cerca la parola utilizzando la funzione “ctrl + f” per aprire la finestra di ricerca.

 

Consiglio: Cerca la parola utilizzando la funzione “ctrl + f” per aprire la finestra di ricerca.


 

Consiglio: Cerca la parola utilizzando la funzione “ctrl + f” per aprire la finestra di ricerca.


 

Consiglio: Cerca la parola utilizzando la funzione “ctrl + f” per aprire la finestra di ricerca.


 

Consiglio: Cerca la parola utilizzando la funzione “ctrl + f” per aprire la finestra di ricerca.

 

Consiglio: Cerca la parola utilizzando la funzione “ctrl + f” per aprire la finestra di ricerca.

 

Consiglio: Cerca la parola utilizzando la funzione “ctrl + f” per aprire la finestra di ricerca.


 

Consiglio: Cerca la parola utilizzando la funzione “ctrl + f” per aprire la finestra di ricerca.


 

Tratti e Creazione

Elfi di AD&D.

Tutti gli Elfi di AD&D hanno di base un bonus sulla Destrezza di +1 e un malus di -1 sulla Costituzione. Questa informazione viene riportata anche più sotto nella “Seconda Parte”, mentre ulteriori Bonus e Malus sono riportati nella “Prima Parte”.

Prima Parte: Elenco di Sottorazze: potete scegliere la sottorazza elfica e a seconda di quella che vorrete interpretare otterrete i Punti Abilità da spendere nella seconda parte.
Seconda Parte: Ottenuti i punti dalla sottorazza scelta, potete selezionare le abilità comuni o anche quelle legate alla vostra sottorazza. Tutti i punti devono essere spesi.

Punti Abilità: 35
Abilità speciali elfi Alti:

Caratteristica Bonus: Gli Elfi Alti ottengono un ulteriore bonus +1 sulla Destrezza (Portando il massimale da 19 a 20 punti).
Caratteristica Malus: Gli Elfi Alti subiscono un ulteriore malus -1 sulla Costituzione (Diminuendo il massimale fino a 16 punti).
Infravisione, 18 metri: L’infravisione è quell’abilità che permette agli elfi di distinguere fonti di calore al buio. Spesso erroneamente scambiata per “Visione Notturna”. L’infravisione riesce a riconoscere corpi caldi da quelli freddi con sfumature che variano dal bianco (caldissimo), rosso (caldo), verde (tiepido), blu (freddo) e nero (freddissimo o privo di vita).
Resistenza agli incantesimi: L’Elfo Alto è immune al 90% agli incantesimi del Sonno e dello Charme.
Classi vietate: L’Elfo Alto non potrà mai essere: Amazzone, Barbaro, Berserker, Fanciulla di Ferro, Pirata, Samurai, Paladino, Guardiano, Prescelto, Cacciatore di Taglie ed Eretico. Queste classi andrebbero contro alle ideologie degli Elfi Alti.
Classi Consigliate: L’Elfo Alto predilige essere: Guerriero, Ranger, Mago, Chierico e Ladro. Questo non significa che non possa scegliere le altre classi non elencate a meno che non siano vietate dalla razza.

Punti Abilità: 35
Abilità speciali elfi grigi:

Caratteristiche Bonus: Gli Elfi Grigi, grazie alla loro astuzia, ottengono un bonus +2 sull’Intelligenza che può arrivare ad un massimale di 20 punti e un ulteriore +1 in Destrezza.
Caratteristiche Malus: Gli Elfi Grigi sono spesso fraintesi. Il loro fare superiore viene spesso interpretata come arroganza, per questo motivo ottengono un -2 sul Carisma oltre al -1 in Costituzione dovuto dalla loro fragile natura (riducendo il limite massimo per entrambi a 16 punti).
Infravisione, 18 metri: L’infravisione è quell’abilità che permette agli elfi di distinguere fonti di calore al buio. Spesso erroneamente scambiata per “Visione Notturna”. L’infravisione riesce a riconoscere corpi caldi da quelli freddi con sfumature che variano dal bianco (caldissimo), rosso (caldo), verde (tiepido), blu (freddo) e nero (freddissimo o privo di vita).
Resistenza agli incantesimi: L’Elfo Grigio è immune al 90% agli incantesimi del Sonno e dello Charme.
Classi vietate: L’Elfo Grigio non potrà mai essere: Amazzone, Barbaro, Berserker, Fanciulla di Ferro, Pirata, Samurai, Paladino, Guardiano, Prescelto, Cacciatore di Taglie ed Eretico. Queste classi andrebbero contro alle ideologie degli Elfi Grigi.
Classi Consigliate: L’Elfo Grigio predilige essere: Guerriero, Cavaliere, Mago e Sacerdote. Questo non significa che non possa scegliere le altre classi non elencate a meno che non siano vietate dalla razza.

Punti Abilità: 35
Abilità speciali elfi Silvani:

Caratteristiche Bonus: Gli Elfi Silvani, grazie alla loro natura priva di agi, ottengono un bonus di +1 sulla Forza che può arrivare ad un massimale di 19 punti, oltre che un ulteriore bonus sulla Destrezza che può arrivare ad un massimale di 19 punti.
Caratteristiche Malus: Gli Elfi Silvani ottengono un malus di -1 sull’Intelligenza che può arrivare ad un massimale di 17 punti e -1 sul Carisma dovuto alla loro stile più rude di trattare con gli altri, che può arrivare, anche questa, ad un massimale di 17 punti.
Infravisione, 18 metri: L’infravisione è quell’abilità che permette agli elfi di distinguere fonti di calore al buio. Spesso erroneamente scambiata per “Visione Notturna”. L’infravisione riesce a riconoscere corpi caldi da quelli freddi con sfumature che variano dal bianco (caldissimo), rosso (caldo), verde (tiepido), blu (freddo) e nero (freddissimo o privo di vita).
Resistenza agli incantesimi: L’Elfo Silvano è immune al 90% agli incantesimi del Sonno e dello Charme.
Classi vietate: L’Elfo Silvano non potrà mai essere: Cavaliere, Fanciulla di Ferro, Pirata, Samurai, Paladino, Guardiano, Elementalista, Prescelto e Bardo. Queste classi andrebbero contro alle ideologie degli Elfi Silvani.
Classi Consigliate: L’Elfo Silvano predilige essere: Guerriero, Amazzone, Barbaro, Ranger, Chierico, Sacerdote, Ladro e Arciere Arcano.. Questo non significa che non possa scegliere le altre classi non elencate a meno che non siano vietate dalla razza.

Punti Abilità: 25
Abilità speciali Elfi Marini:

Caratteristiche Bonus: Gli Elfi Marini ottengono un ulteriore bonus di +1 sulla Destrezza che può arrivare ad un massimale di 19 punti e un bonus +1 sulla Forza aumentando il massimale a 19 punti.
Caratteristiche Malus: Gli Elfi Marini ottengono un malus di -1 sia sull’Intelligenza che Saggezza (limitando il massimale di 17 punti in entrambe le caratteristiche) per via del loro mondo escluso da quello della superficie
Infravisione, 18 metri: L’infravisione è quell’abilità che permette agli elfi di distinguere fonti di calore al buio. Spesso erroneamente scambiata per “Visione Notturna”. L’infravisione riesce a riconoscere corpi caldi da quelli freddi con sfumature che variano dal bianco (caldissimo), rosso (caldo), verde (tiepido), blu (freddo) e nero (freddissimo o privo di vita).
Resistenza agli incantesimi: L’Elfo Marino è immune al 90% agli incantesimi del Sonno e dello Charme.
Bonus Attacco, Tridente: Gli Elfi Marini ottengono un bonus di +1 sui Tiri Per Colpire e + 1 sul Danno quando usano come arma un Tridente.
Classi vietate: L’Elfo Marino non potrà mai essere: Amazzone, Barbaro, Berserker, Fanciulla di Ferro, Samurai, Spadaccino, Paladino, Guardiano, Prescelto, Cacciatore di Taglie, Ricercatore ed Eretico. Queste classi andrebbero contro alle ideologie degli Elfi Marini.
Classi Consigliate: L’Elfo Marino predilige essere: Guerriero, Pirata, Mago, Chierico, Ladro, Bardo, Arciere Arcano.. Questo non significa che non possa scegliere le altre classi non elencate a meno che non siano vietate dalla razza.

Punti Abilità: 25
Abilità speciali Elfi Oscuri:

Caratteristiche Bonus: Gli Elfi Oscuri ottengono un bonus ulteriore di +1 sulla Destrezza e +1 sulla Saggezza che possono arrivare ad un massimale di 20 e 19 punti
Caratteristiche Malus: Gli Elfi Oscuri ottengono un malus di -1 sulla Costituzione e – 1 sulla Forza che possono arrivare ad un massimale di 16 e 17 punti.
Infravisione 18m: L’infravisione è quell’abilità che permette agli elfi di distinguere fonti di calore al buio. Spesso erroneamente scambiata per “Visione Notturna”. L’infravisione riesce a riconoscere corpi caldi da quelli freddi con sfumature che variano dal bianco (caldissimo), rosso (caldo), verde (tiepido), blu (freddo) e nero (freddissimo o privo di vita).
Resistenza agli incantesimi: L’Elfo Oscuro è immune al 90% agli incantesimi del Sonno e dello Charme.
Classi vietate: L’Elfo Oscuro non potrà mai essere: Berserk, Fanciulla, Paladino, Prescelto. Queste classi andrebbero contro alle ideologie degli Elfi Oscuri.
Classi Consigliate: L’Elfo Oscuro predilige essere: Guerriero, Ranger, Stregone, Elementalista, Sacerdote, Cacciatore di Taglie, Assassino, Shadowalker. Questo non significa che non possa scegliere le altre classi non elencate a meno che non siano vietate dalla razza.

Punti Abilità: 10
Abilità speciali Elfi Drow:

Caratteristiche Bonus: Gli Elfi Drow ottengono un ulteriore bonus di +1 sulla Destrezza che può arrivare ad un massimale di 20 punti, +1 sull’Intelligenza  e Saggezza che possono arrivare ad un massimale di 19 punti.
Caratteristiche Malus: Gli Elfi Oscuri ottengono un malus di -1 sulla Costituzione che può arrivare ad un massimale di 17 punti e -2 sul carisma per colpa della loro fama raggiungendo un massimale di 16 punti
Infravisione 36m: L’infravisione è quell’abilità che permette agli elfi di distinguere fonti di calore al buio. Spesso erroneamente scambiata per “Visione Notturna”. L’infravisione riesce a riconoscere corpi caldi da quelli freddi con sfumature che variano dal bianco (caldissimo), rosso (caldo), verde (tiepido), blu (freddo) e nero (freddissimo o privo di vita).
Resistenza agli incantesimi: L’Elfo Drow è immune al 90% agli incantesimi del Sonno e dello Charme.
Incantesimi Bonus: Una volta al giorno l’Elfo Drow può lanciare Luminescenza, Luci danzanti, Oscurità come un Sacerdote o uno Stregone dello stesso livello. Quando il Drow raggiunge il quarto livello, può aggiungere Levitazione, Individuazione del magico e Individuazione dell’allineamento.
Classi vietate: L’Elfo Drow non potrà mai essere: Amazzone, Barbaro, Berserker, Fanciulla di Ferro, Paladino, Prescelto e Bardo. Queste classi andrebbero contro alle ideologie degli Elfi Drow.
Classi Consigliate: L’Elfo Drow predilige essere: Guerriero, Mago, Sacerdote, Assassino, Shadowalker. Questo non significa che non possa scegliere le altre classi non elencate a meno che non siano vietate dalla razza.

Punti Abilità: Vedere Sotto-Razza

Con questo sistema siamo in grado di creare il nostro pg personalizzato. Abbiamo a disposizione dei punti-razza. Questo punteggio deve essere utilizzato totalmente e non è possibile lasciare alcun punto per un utilizzo futuro. Vi sono alcune abilità che non è possibile togliere/rinunciare perchè è l’essenza base di questa razza.
Qui sotto sono riportate alcune abilità con i propri costi. Si consiglia di sceglierle in base all’idea di come creare il proprio pg più che alla comodità di una tale abilità.

Caratteristica Bonus: Gli Elfi ottengono un bonus +1 sulla Destrezza (oltre quelle elencate dalla sotto-razza scelta).
Caratteristica Malus: Gli Elfi per natura sono cagionevoli e hanno un -1 sulla Costituzione (oltre quelle elencate dalla sotto-razza scelta).

Attacco Preciso (10): Elfi Alti, Elfi Silvani. L’elfo non è mai brutale in battaglia, il suo stile è unico e a volte così preciso da poter colpire in punti molto particolari del corpo e causare più danno di quello che sembri. L’elfo ottiene +1 sui danni con un’arma specifica. Solo 1 arma. Le armi sono: arco lungo, arco corto, arco elfico, giavellotto, lancia, pugnale, spada corta, spada lunga, spada elfica, tridente.

Bonus Attacco Arma (5): Gli elfi sono molto famosi per la loro mira e chi è addestrato nell’uso delle armi, conosce perfettamente gli spazi delle maglie dell’armatura a tal punto da ottenere un +1 sui tiri per colpire con un’arma specifica. Solo 1 arma. Le armi sono: arco lungo, arco corto, arco elfico, giavellotto, lancia, pugnale, spada corta, spada lunga, spada elfica, tridente.

Bonus sui punti-esperienza (5): Se si spendono 5 punti e si ha almeno 17 nell’Attributo principale della Classe, si ottiene un Bonus del 10% sui punti-esperienza.

Capacità Generiche Bonus (5): Elfo Grigio, Elfo Drow. L’elfo ottiene, a scelta 2 capacità Generiche senza costi in Punti-Personaggio.

Destrezza Perfetta (20): L’Elfo Alto ottiene un ulteriore +1 sulla Destrezza, questo permette all’elfo di arrivare ad un massimo di 20 punti. Tuttavia subirà un’altra penalità di -1 sulla costituzione oltre a quello già imposto dalla razza.

Fino al 25° Livello (40): L’Elfo può acquistare questa abilità di Razza (a differenza delle altre) solo dopo il 10° livello ed è possibile trasformare PP e PC guadagnati dal 2° livello in poi, in Punti Razza SOLO ed ESCLUSIVAMENTE per questa caratteristica. Il limite per ogni classe non sarà più fino al 20° Livello, ma si potrà raggiungere il 25° livello, nuovo limite semi-umano speciale.

Fondersi con la Foresta (25): Elfi Alti, Elfo Grigio, Elfi Silvani, Elfi Oscuri. L’elfo ha il 30% di mimetizzarsi con la natura solo in ambienti naturali selvaggi (no parchi o giardini). Questa percentuale aumenta di 10% ogni tre livelli (al 3°, 6°, 9°, etc…). L’elfo si potrà nascondere sugli alberi o dietro di loro per poter attaccare o allontanare l’avversario. Non è un “Nascondersi nelle Ombre”, ma essere tutt’uno con la foresta come farebbero i camaleonti. Questo significa che, grazie ai loro mantelli e vestiti, è possibile che gli occhi estranei riescano a non notarli. Questa percentuale viene dimezzata per difetto se l’obiettivo è un altro elfo. E’ possibile dimezzare ulteriormente il punteggio nel caso l’elfo non indossi abiti adeguati all’ambiente (per esempio dei colori sgargianti come il rosso mentre cerca di mimetizzarsi in un ambiente invernale o con la neve, oppure colori chiarissimi come il giallo o bianco in un ambiente oscuro come il sottobosco).

Incantesimi I (15): Elfi Oscuri, Elfi Drow. Una volta al giorno l’elfo può lanciare Luminescenza, Luci danzanti, Oscurità come un sacerdote o uno stregone dello stesso livello. Quando il personaggio raggiunge il quarto livello, può aggiungere Levitazione, Individuazione del magico e Individuazione dell’allineamento.

Incantesimi II (35): Elfi Alti, Elfo Grigio, Elfi Silvani, Elfi Marini. Una volta al giorno l’elfo può lanciare Luminescenza, Luci danzanti, Oscurità come un sacerdote o uno stregone dello stesso livello. Quando il personaggio raggiunge il quarto livello, può aggiungere Levitazione, Individuazione del magico e Individuazione dell’allineamento.

Individuazione del Magico (10): Gli elfi hanno il 5% di possibilità per livello di esperienza di individuare il magico una volta al giorno con una luce azzurrina che si intensifica in base al potere dell’oggetto; azzurro chiaro per un oggetto magico di basso potere, blu elettrico per un artefatto divino. Al 10° livello potrà farlo due volte al giorno.

Parlare con le piante (5): Una volta al giorno, l’elfo può Parlare con le piante, come un sacerdote dello stesso livello

Resistenza al Caldo e Freddo (10): +1 sui tiri-salvezza contro attacchi basati su caldo, fuoco, freddo e gelo.

Sorprendere (10): Se l’elfo è solo e non indossa armature di metallo, ottiene un bonus per cogliere di sorpresa gli avversari. Il nemico subisce una penalità di -4; di -2 se l’elfo deve aprire una porta.

Trama Magica (20): L’elfo ha la capacità innata di trovarsi in piena simbiosi con il mondo degli incantesimi a tal punto che può recuperare un incantesimo usato in giornata ogni 5 livelli (1 dal 1° al 5°, 2 dal 6° al 10°, etc.). Abilità riservata alle classi che lanciano incantesimi senza Mana.

Tratti Bonus (10): Elfi Oscuri, Elfi Drow. L’elfo ottiene, a scelta 2 Tratti a scelta senza costi in Punti-Personaggio.

Trovare porte segrete (5): Grazie ai loro sensi acuti, gli elfi sono abili nello scoprire porte segrete o entrate nascoste. Basta che l’elfo passi a meno di 3 metri di distanza da una porta nascosta per accorgersi della sua presenza: la probabilità di notarla è di uno su sei (1 su 1d6). Se l’elfo dichiara di cercarle, la sua probabilità di trovare porte segrete è di due su sei (1 o 2 su 1d6), e quella di notare porte nascoste è di tre su sei (1, 2, 3 su 1d6).

Udito elfico (15): Grazie alla loro natura, gli elfi riescono a percepire rumori a diversi metri di distanza. Questo gli permette di poter utilizzare l’abilità “Sentire Rumori” anche se non possono accedervi grazie alle restrizioni di Classe. Per calcolare la percentuale base si deve prendere il punteggio di Intuizione e aggiungere (già dal primo livello) 5 punti percentuale ogni volta che si passa di livello (per esempio se si ha 13 in Intuizione, +5 punti si ha 18% al primo livello, 23 al secondo, 28 al terzo, etc.) fino ad un massimo di 80%. Se l’elfo invece può accedere a questa abilità grazie alla Classe scelta, ottiene un 25% di bonus iniziale da aggiungere a quello base di “Sentire Rumori”.

Dungeons-and-Dragons-Logo

Elfi di D&D 5th.
Gli Elfi in 5th edizione riveduti e corretti qui su Mystic World, tendono ad essere leggermente diversi da quelli che conoscete da manuale, per questo motivo farà fede ciò che leggerete nei successivi paragrafi.

Incremento dei Punteggi di Caratteristica: Il punteggio di Destrezza aumenta di 2 e Saggezza aumenta di 1.
Età: 100 + 5d6 oppure Età Adulta.
Allineamento: Gli Elfi Alti tendono ad essere benevolmente Caotici poichè seguono lo spirito d’avventura in prima persona.
Taglia: Calcolare (M/F) 140/127 + 2d12+1 per ottenere l’altezza che viene considerata taglia M.
Velocità: La velocità base sul terreno di un Elfo è di 9 metri.
Scurovisione: Un elfo, abituato a muoversi nella penombra del sottobosco e alla luce della luna, beneficia di una vista superiore nell’oscurità e nelle condizioni di luce fioca. Un elfo in condizioni di luce fioca può vedere fino a 18 metri come se si trovasse in condizioni di luce intensa e nell’oscurità come se si trovasse in luce fioca. Nell’oscurità non è in grado di discernere i colori, ma solo le tonalità di grigio.
Sensi Acuti: Un elfo ha competenza nell’abilità Percezione e Empatia Animale.
Retaggio Fatato: Un elfo dispone di vantaggio ai tiri salvezza per non essere affascinato e non può essere addormentato tramite la magia.
Reverie (Trance): Gli elfi non hanno bisogno di dormire. Anziché
dormire entrano per 4 ore al giorno in una profonda meditazione e in uno stato semicosciente. (Il termine in Comune per tale meditazione è “Reverie”.) Durante questa meditazione, l’elfo entra in una sorta di stato sognante, che in realtà non è altro che una serie di esercizi mentali che anni di pratica hanno reso automatici. Dopo tale periodo, l’elfo ottiene gli stessi benefici di 8 ore di sonno per un umano (si prega di leggere il capitolo Reverie).
Linguaggi: Gli Elfi sanno parlare in Comune e in Elfico. L’Elfico è una lingua fluida, dalle tonalità sottili e dalla grammatica complessa. Se si ha l’abilità “Leggere e Scrivere”, gli Elfi sanno leggere e scrivere queste lingue; la lettura elfica è ricca e variegata, i loro canti e i loro poemi sono celebri anche presso le altre razze. Molti bardi imparano la lingua degli elfi per poter aggiungere le ballate elfiche al proprio repertorio.
Addestramento nelle Armi elfiche: Un elfo alto ha competenza nelle spade corte, nelle spade lunghe, negli archi corti e negli archi lunghi.
Letale: L’elfo ottiene +1 sui danni con un’arma specifica. Solo 1 arma. Le armi sono: arco lungo, arco corto, arco elfico , giavellotto, lancia, pugnale, spada corta, spada lunga, spada elfica, scimitarra, tridente.
Esperto Esploratore: L’Elfo ha vantaggio, 1 volta al giorno ogni 5 livelli, sulle prove di Sopravvivenza quando si trova in ambiente naturale.

Sostanzialmente l’Elfo Alto di 5th edizione (con una piccola aggiunta) cambia nome in Elfo Grigio e fa fede quindi il suo carattere descritto nella sezione Elfo Grigio.

Incremento dei Punteggi di Caratteristica: Il punteggio Destrezza aumenta di 2 e di Intelligenza aumenta di 1.
Età: 100 + 5d6 oppure Età Adulta.
Allineamento: Gli Elfi Grigi tendono ad essere Legali grazie alla vita sobria imposta dalla nascita.
Taglia: Calcolare (M/F) 152/140 + 3d10 per ottenere l’altezza che viene considerata taglia M.
Velocità: La velocità base sul terreno di un Elfo è di 9 metri.
Scurovisione: Un elfo, abituato a muoversi nella penombra del sottobosco e alla luce della luna, beneficia di una vista superiore nell’oscurità e nelle condizioni di luce fioca. Un elfo in condizioni di luce fioca può vedere fino a 18 metri come se si trovasse in condizioni di luce intensa e nell’oscurità come se si trovasse in luce fioca. Nell’oscurità non è in grado di discernere i colori, ma solo le tonalità di grigio.
Sensi Acuti: Un elfo ha competenza nell’abilità Percezione e Galateo
Retaggio Fatato: Un elfo dispone di vantaggio ai tiri salvezza per non essere affascinato e non può essere addormentato tramite la magia.
Reverie (Trance): Gli elfi non hanno bisogno di dormire. Anziché
dormire entrano per 4 ore al giorno in una profonda meditazione e in uno stato semicosciente. (Il termine in Comune per tale meditazione è “Reverie”.) Durante questa meditazione, l’elfo entra in una sorta di stato sognante, che in realtà non è altro che una serie di esercizi mentali che anni di pratica hanno reso automatici. Dopo tale periodo, l’elfo ottiene gli stessi benefici di 8 ore di sonno per un umano (si prega di leggere il capitolo Reverie).
Linguaggi: Gli Elfi sanno parlare in Comune e in Elfico. L’Elfico è una lingua fluida, dalle tonalità sottili e dalla grammatica complessa. Se si ha l’abilità “Leggere e Scrivere”, gli Elfi sanno leggere e scrivere queste lingue; la lettura elfica è ricca e variegata, i loro canti e i loro poemi sono celebri anche presso le altre razze. Molti bardi imparano la lingua degli elfi per poter aggiungere le ballate elfiche al proprio repertorio.
Addestramento nelle Armi elfiche: Un Elfo Grigio ha competenza nelle spade corte, nelle spade lunghe, negli archi corti e negli archi lunghi.
Trucchetto: Un Elfo Grigio conosce un trucchetto scelto dalla lista degli incantesimi da mago. La caratteristica da incantatore per questo trucchetto è Intelligenza.
Linguaggio Extra: Un Elfo Grigio sa parlare, leggere e scrivere un linguaggio extra a sua scelta.
Arcanista: L’Elfo Grigio ha vantaggio, 1 volta al giorno ogni 5 livelli, sulle prove di Arcano quando non si trova in combattimento.

 

Incremento dei Punteggi di Caratteristica: Il punteggio Destrezza aumenta di 2 e di Forza aumenta di 1.
Età: 100 + 5d6 oppure Età Adulta.
Allineamento: Gli Elfi Alti tendono ad essere Neutrali grazie alla loro natura selvaggia.
Taglia: Calcolare (M/F) 152/140 + 3d10 per ottenere l’altezza che viene considerata taglia M.
Velocità: La velocità base sul terreno di un Elfo Silvano è di 10,5 metri.
Scurovisione: Un elfo, abituato a muoversi nella penombra del sottobosco e alla luce della luna, beneficia di una vista superiore nell’oscurità e nelle condizioni di luce fioca. Un elfo in condizioni di luce fioca può vedere fino a 18 metri come se si trovasse in condizioni di luce intensa e nell’oscurità come se si trovasse in luce fioca. Nell’oscurità non è in grado di discernere i colori, ma solo le tonalità di grigio.
Sensi Acuti: Un elfo ha competenza nell’abilità Percezione e Resistenza
Retaggio Fatato: Un elfo dispone di vantaggio ai tiri salvezza per non essere affascinato e non può essere addormentato tramite la magia.
Reverie (Trance): Gli elfi non hanno bisogno di dormire. Anziché
dormire entrano per 4 ore al giorno in una profonda meditazione e in uno stato semicosciente. (Il termine in Comune per tale meditazione è “Reverie”.) Durante questa meditazione, l’elfo entra in una sorta di stato sognante, che in realtà non è altro che una serie di esercizi mentali che anni di pratica hanno reso automatici. Dopo tale periodo, l’elfo ottiene gli stessi benefici di 8 ore di sonno per un umano (si prega di leggere il capitolo Reverie).
Linguaggi: Gli Elfi sanno parlare in Comune e in Elfico. L’Elfico è una lingua fluida, dalle tonalità sottili e dalla grammatica complessa. Se si ha l’abilità “Leggere e Scrivere”, gli Elfi sanno leggere e scrivere queste lingue; la lettura elfica è ricca e variegata, i loro canti e i loro poemi sono celebri anche presso le altre razze. Molti bardi imparano la lingua degli elfi per poter aggiungere le ballate elfiche al proprio repertorio.
Addestramento nelle Armi elfiche: Un elfo alto ha competenza nelle spade corte, nelle spade lunghe, negli archi corti e negli archi lunghi.
Letale: L’elfo ottiene +1 sui danni con un’arma specifica. Solo 1 arma. Le armi sono: arco lungo, arco corto, arco elfico , giavellotto, lancia, pugnale, spada corta, spada lunga, spada elfica, scimitarra, tridente.
Fondersi con la Foresta: L’Elfo Silvano ha vantaggio, 1 volta al giorno ogni 5 livelli, sulle prove di furtività quando egli tenta di mimetizzarsi con la natura selvaggia se l’avversario non è elfo.

Incremento dei Punteggi di Caratteristica: Sezione in costruzione

Incremento dei Punteggi di Caratteristica: Il punteggio Destrezza aumenta di 2 e di Saggezza aumenta di 1.
Età: 100 + 5d6 oppure Età Adulta.
Allineamento: Gli Elfi Oscuri tendono ad essere molto Caotici sia per la loro natura, sia per come pregiudicatamente trattati dai loro cugini.
Taglia: Calcolare (M/F) 132/120 + 2d10+1 per ottenere l’altezza che viene considerata taglia M.
Velocità: La velocità base sul terreno di un Elfo è di 9 metri.
Scurovisione: Un elfo, abituato a muoversi nella penombra del sottobosco e alla luce della luna, beneficia di una vista superiore nell’oscurità e nelle condizioni di luce fioca. Un elfo in condizioni di luce fioca può vedere fino a 18 metri come se si trovasse in condizioni di luce intensa e nell’oscurità come se si trovasse in luce fioca. Nell’oscurità non è in grado di discernere i colori, ma solo le tonalità di grigio.
Sensi Acuti: Un elfo ha competenza nell’abilità Percezione e Valutare.
Retaggio Fatato: Un elfo dispone di vantaggio ai tiri salvezza per non essere affascinato e non può essere addormentato tramite la magia.
Reverie (Trance): Gli elfi non hanno bisogno di dormire. Anziché
dormire entrano per 4 ore al giorno in una profonda meditazione e in uno stato semicosciente. (Il termine in Comune per tale meditazione è “Reverie”.) Durante questa meditazione, l’elfo entra in una sorta di stato sognante, che in realtà non è altro che una serie di esercizi mentali che anni di pratica hanno reso automatici. Dopo tale periodo, l’elfo ottiene gli stessi benefici di 8 ore di sonno per un umano (si prega di leggere il capitolo Reverie).
Linguaggi: Gli Elfi sanno parlare in Comune e in Elfico. L’Elfico è una lingua fluida, dalle tonalità sottili e dalla grammatica complessa. Se si ha l’abilità “Leggere e Scrivere”, gli Elfi sanno leggere e scrivere queste lingue; la lettura elfica è ricca e variegata, i loro canti e i loro poemi sono celebri anche presso le altre razze. Molti bardi imparano la lingua degli elfi per poter aggiungere le ballate elfiche al proprio repertorio.
Fondersi con la Foresta: L’elfo Oscuro ha vantaggio, 1 volta al giorno ogni 5 livelli, sulle prove di furtività quando egli tenta di mimetizzarsi con la natura selvaggia se l’avversario non è elfo.
Portento:
Ottiene 1 Talento bonus a scelta alla sua creazione.
Incantesimi: L’Elfo Oscuro conosce 1 Trucchetto dagli incantesimi da Chierico. La caratteristica per questo trucchetto è Saggezza.

Incremento dei Punteggi di Caratteristica: Sezione in costruzione.