Gli Aetheri hanno un mondo vicino e distante da quello dei Tirash. C’è però un certo rispetto verso queste creature che si avvicinano alla natura così come lo fanno i Mezzanimali. L’approccio nell’avventura è in verità molto buono dato che entrambi hanno una stazza notevole e conoscono molto bene le posizioni per non intralciarsi, per questo motivo un Aetheri non disdegna la compagnia di un Tirash.

I Tirash hanno studiato le usanze degli Aetheri per comprendere quanto avessero in comune con gli umani. Quando hanno compreso che avevano poco e nulla è stato facile riuscire a comunicare fra loro. Insieme ai Mezzorchi gli Aetheri sono le figure con cui un Tirash prova veramente gusto a combattere sia con che contro. Avvertono anche la stima che l’Aetheri riserva per loro.

I Dragonidi tendono ad avere diverse comunicazioni con i Tirash dato che il commercio fra le due razze è molto ampio. Condividono la riservatezza dei due popoli e sono affascinanti dalla lavorazione del metallo. In battaglia si fidano della loro forza e adorano viaggiare con loro dato che i dialoghi saranno centrati più su cose sensate.

I Tirash lavorano volentieri con i Dragonidi. Non fanno tante domande e vanno dritti al sodo. In battaglia sono ottimi alleati e come tutti i semi umani dall’aspetto “poco” umano sono sempre molto graditi.

Maestosi e vicini a ciò che amano i Tirash vengono visti dagli elfi come un dono in terra della stessa Viflerya. Nonostante la loro stazza e differenze fisiche, si trovano a loro agio con essi. Sono affascinati dal loro fare laborioso non per fare uno screzio ai nani, ma apprezzano molto bene la loro manodopera. Si trovano molto bene a cooperare durante un’avventura dato che la loro astuzia è molto utile insieme alla saggezza elfica, la loro velocità di esecuzione si sposa molto bene con la grazia degli orecchie a punta.

I Tirash sono artigiani, ma anche intenditori di vini, birra e opere musicali. Ne sono rimasti affascinati quando hanno conosciuto gli elfi e per certi versi apprezzano quella gentilezza rivolta verso di loro che va ben oltre al loro fatto estetico. Un Tirash si trova bene a combattere con loro perché entrambe le destrezze trovano spazio nell’uccidere il nemico.

“Sono grossi, ricordano i mici e adorano giocare con noi… quale migliore combinazione? Ah giusto! Il loro cibo è molto abbondante e quindi diamoci sotto!”. Gli Halfling però collaborano piacevolmente con i Tirash anche durante le avventure perché dove non arriva uno, lo fa l’altro e viceversa.

Piccole creature con peli sui piedi… ricordano molto i Tirash appena nati ma ancora più particolare è il loro modo leggero di vivere la vita e al Tirash questo fa sorridere. Oltre a permettere di essere cavalcati i Tirash vedono gli Halfling come creature da proteggere, ma che hanno da dire la loro su azioni non consone o che prevedono dei pregiudizzi (per esempio avere a che fare con gli umani).

I loro figlio naturale o il simbolo di quello che potrebbe accadere se un Mezzanimale si incrocia con un animale puro. I Mezzianimali proteggono da anni i Tirash e spesso scendono in battaglia (e si sa che lo fanno raramente) quando questi si trovano in seria difficoltà. Non lo fanno per una questione politica ma perché è giusto farlo in nome della natura.

Guai a chi tocca un Mezzanimale. I Tirash diventano delle “Bestie”! Non esistono molte differenze fra le due razze a livello comportamentale anche se mantengono habitat diversi e ben distinti. In combattimento Tirash e Mezzanimali riescono a capirsi e comprendersi ancor prima di agire. Non esiste un legame migliore.

I Mezzelfi temono i Tirash, ma allo stesso tempo ne sono incuriositi. Cercano di capire il rapporto di odio/amore che hanno con gli umani e su questo empatizzano molto. Tuttavia restano guardinghi e diffidenti davanti ad un Tirash. Deve passare un po’ di acqua sotto i ponti prima di allacciare una rispettosa amicizia.

I Tirash stiamo la parte elfica dei Mezzelfi e detestano quella umana; è il classico esempio che il mondo non è tutto nero o bianco ma ha le sue sfumature di grigio. Tuttavia sono più propensi ad accettarli proprio perché gli stessi Umani li rifiutano, ma devono meritarsi questo onore.

I Nani considerano i “Grossi Gattoni” come l’anello mancante negli elfi. Le convenzioni e il commercio (nonché la sfida) dei metalli con questo popolo ha radici molto profonde e non è assolutamente difficile vedere una collaborazione commerciale duratura fra di loro. In battaglia si trovano a loro agio con i Tirash e sanno già che anche la competizione a chi fracassa più crani sarà impegnativa. Usarli come cavalcature? E’ un po’ come lanciare un nano, non trovi?

I Tirash ammirano la lavorazione nanica, la studiano e la perfezionano per le loro forme. Nel tempo anche i nani hanno studiato la loro fisionomia al punto di aver creato scudi appositi per loro. Grazie alla testardaggine dei nani i Tirash si trovano a loro agio perché anche loro non amano cambiare molto le carte in tavola nel commercio. “Vuoi cavalcare con me? Va bene, ma prima togliti l’armatura che mi strappa il pelo!”.

I Tiefling osservano i Tirash con enorme curiosità. Sono invidiosi su come queste creature non si nascondino davanti ai pregiudizi e riconoscono la loro forza d’animo. Passerebbero ore a cercare di accarezzare il loro pelo e in battaglia sanno che possono avere fiducia nell’onore del Tirash.

Le corna per i Tirash sono simbolo di fierezza e vedono nei Tiefling una peculiarità di cui esserne fieri così come accade per loro. Non comprendono perché alcuni di loro li nascondano. Mezzidemoni? Talvolta i mezzidemoni per i Tirash hanno grandi città e non portano le corna… Non disdegnano un’avventura con un Tiefling anche se la loro indole è quello di proteggere questa razza, la trovano “fragile” nell’anima ma allo stesso tempo sorprendente in astuzia.

La prima era è stata caratterizzata dalla guerra fra Umani e Tirash e questo i mortali più diffusi di Viflerya lo sanno bene. Nella seconda era, grazie anche a Kawryz, si qualcosa grazie antichi scritti, ma non si conosce molto bene la tirannia che entrambe le razze hanno provato sulla pelle. L’umano sa che un Tirash, se vuole, può divorarlo anche a crudo, ma nonostante l’aspetto bestiale, è ben consapevole dell’astuzia di tale creatura. Allearsi con i Tirash? Ci deve essere una grande motivazione e fiducia. Certo, le loro monete alla fine suonano come quelle delle altre razze quindi perché non dare loro una camera con un letto… umano ovviamente? Sempre se quella sera gira bene.

“Topolini…” I Tirash definiscono gli umani (quando li vogliono mangiare) topolini o quando vogliono schernirli o intimorirli. Non sottovalutano mai un umano perché potrebbe nascondere più di un asso nella manica e su questo sono simili a loro nelle strategie politiche. Entrambe le razze conquistano, entrambe modellano l’ambiente in base a ciò che costruiscono.
Entrambe le razze hanno catturato l’altra per esibirla in arene per puro divertimento. Ma ora che i sogni spezzati sono stati un buon lascito per buttarsi tutto alle spalle, il Tirash potrebbe anche accettare un umano (e la battuta viene pure spontanea) se il fine è sul pensiero Tirash. Un Tirash non ha paura degli insediamenti umani, anzi, li sfida e spera tanto che qualche parola possa essere di troppo per dare libero sfogo (ma sempre con intelletto!). I Tirash pensano che sia meglio un morto in casa che un Umano alla porta.

Gli Zaretyel osservano i Tirash come grossi gattoni da studiare ma mai avere a palazzo. Non esiste un Tirash che si sia piegato al volere degli Zaretyel, ma è anche vero che nessun Zaretyel ha mai voluto nella propria servitù una di queste creature: “stonerebbe con l’arredamento”. In quanto a strategia gli Zaretyel però trovano tanta alchimia con i Tirash.
I Tirash non comprendono molto bene gli Zaretyel. Il loro mondo è così lontano che forse è meglio così. Essere però apprezzati da uno Zaretyel significa avere classe e il commercio del ferro ne è una grande testimonianza. La condivisione sulle strategie e su come muoversi in una battaglia studiata fa si che il piano riesca undici volte su dieci.