Io so io, e tu non sei ...

Questi umanoidi presentano una pelle pallida tendente all’azzurro pallido, grigio o leggere sfumature verdognole. I capelli sono solitamente bianchi (non scambiateli per Drow!), grigi, neri e con sfumature azzurre o viola, ma è facile trovare uno Zaretyel che si tinga i capelli per apparire più singolare. Le acconciature sono sempre molto eleganti ben curate e raramente chiuse in code di cavallo o trecce.
Sono fanatici della bellezza, del fascino e pensano di essere la razza più pura di Viflerya in quanto mai toccati dal sonno magico di Kawryz.
Altro particolare riconoscibile è il colore della sclera degli occhi che è nera invece di bianca mentre le iridi possono essere di diverse sfumature di azzurro, verde, giallo, viola, rosa e grigie (mai tinte scure come castani o neri) non per forza di un unico colore creando sfumature variegate.
Sono di altezza media come quella degli umani, ma le loro ossa sono molto più strette al punto di sembrare troppo sottili. Il loro corpo tende quindi ad essere più slanciato che grasso (è veramente raro trovare uno Zaretyel obeso) ed il peso è pari a quello degli elfi. Sono quindi molto scattanti e veloci, ma abbastanza “fragili” in Costituzione. Grazie alla loro destrezza sono abituati sin da piccoli ad avere un portamento elegante e sensuale, a tratti provocante senza che effettivamente ci sia l’intenzione di farlo. I loro movimenti, quindi, sembrano studiati per essere “perfetti” o, per lo meno, mai sgraziati.
Vivono nel sottosuolo in ampie caverne dove la natura stessa si fonde con le loro costruzioni; Alberi del sottosuolo che entrano ed escono da una casa o stalattiti e stalagmiti che creano l’immagine principale dove la costruzione appia (con un po’ di fantasia) come una collana. Non deturpano mai l’ambiente; a loro dire sono loro gli ospiti su Viflerya e un ospite non mette mai in disordine la casa degli altri.
Sono poco tolleranti alla luce del sole come lo sono i Drow e qualsiasi popolazione del profondo, quindi alla luce del sole diretto subiscono delle penalità (vedi modulo delle razze). Godono anche loro della possibilità di poter vedere al buio ad ampie distanze grazie all’infravisione (AD&D) e scurovisione (D&D 5th) fino a 36 metri.

TIPS: Giocateli come se fossero un misto di lord inglesi (per la cadenza della parlata), baroni tedeschi (per la superiorità del rango) e vampiri (per il loro modo lascivo di comportarsi)

Origini

Le Ombre Danzanti. Antica razza dove non si conosce ancora esattamente la provenienza, ma la leggenda narra di alcune ombre che si sono volute staccare dalle caverne per avvicinarsi affascinate alla bellezza della luce dei cristalli nel sottosuolo.
Quelle luci però ustionavano la pelle delle ombre al punto da schiarirle in diversi punti, ma la curiosità e l’attrazione verso quei cristalli colorati era troppo forte.
Si allungarono al punto di stirarsi troppo per raggiungere la superficie liscia e fredda dell’arte di Viflerya. Il tocco creò un’onda d’urto di cristalli e tutte le ombre presenti ne furono investite.
Ormai le ombre non potevano più chiamarsi tali e mentre si alzavano ancora un po’ stordite, lo stupore apparve nei loro visi al punto di innamorarsi della loro stessa bellezza. Ma il carattere rigido delle ombre si fece sentire e a forza plasmò la struttura della creatura; austera, rigida, affascinante… romantica.

Di sicuro non sono nati alla luce del sole, ma qualcuno insinua che siano stati il primo frutto di Viflerya creato dallo stesso mana.
Altre voci dicono di elfi drow cacciati via dal reame e puniti dalla Dea privandoli del colore nero della pelle.
Altri ancora pensano siano stati umani che hanno abbracciato le ombre del sottosuolo per vivere lontani dai conflitti della superficie.
Ma gli Zaretyel amano raccontare la prima storia arricchendola con sonetti e poesie, quadri e vetrate in onore della (secondo loro) creazione più bella di Viflerya.


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Stile Zaretyano

Habitat. Gli Zaretyel vivono una vita di corte e solitamente notturna. Le loro città sono divise in casate dove un mercante potrebbe essere molto più ricco di un duca facoltoso. Tuttavia è difficile che questo popolo abbia delle guerre interne se non dettate dalla scala sociale. Trattasi di conflitti riservati e con pochissimi spargimenti di sangue dovuto al fatto che viene riconosciuto  un “buon stile” anche nel saper ottenere più titoli degli altri; al contrario dei Drow, gli Zaretyel non mirano all’annientamento della casata avversaria, ma alla sua conquista e acquisizione. Una casata conquistata, per la legge delle ombre, deve sottostare a quella vincitrice e padrona, aggiungere il proprio cognome dopo quello della casata (a sottolineare la sconfitta), vivere nello stile della casata principale accettandone usi e costumi.
Gli abiti della vecchia casata avranno gli stessi colori della nuova casata, ma gli Zaretyel sconfitti dovranno portare al braccio una fascia viola come chiaro simbolo di non far parte originariamente di quella casata. Questa fascia viene tolta dopo 20 anni serviti per la casata se ritenuto idoneo. A quel punto lo Zaretyel cancellerà il suo vecchio cognome una volta per tutte.
Quando una casata viene ingaggiata in una sfida per la scalata sociale, si nominano tre giudici (sarà il Kalyasuer o la Kalyasuermin che sceglieranno questi giudici dal popolo comune) che osserveranno il conflitto delle due casate più per ammirarne il fascino che esserne arbitri. Le sfide sono quasi sempre variegate ma partono tutte da quella lessicale dove le due casate devono mostrare ai giudici il loro talento e fascino nel saper gestire una trattativa spinosa come questa. Si passa poi ad una sfida sull’eleganza, ovvero dimostrare i propri stili di vita basati sia sulla creazione sia sull’inserimento della società. In fine si scelgono tre campioni per casata che dovranno affrontarsi. Lo sconfitto non deve per forza morire.
Al termine i giudici esporranno il conflitto al popolo cittadino in una mostra con quadri e scritti e osserveranno come gli Zaretyel verranno conquistati dalle opere presentate prima di esporre il verdetto.
Non esiste la corruzione negli Zaretyel, è assolutamente antiestetica e priva di onore.
Conquistando una casata, tutte quelle sotto salgono di grado liberando un posto. A quel punto una casata di ceto sociale basso può correre per la conquista della nona Casata (vedi Politica per comprendere meglio questo argomento).

Gli Zaretyel amano l’arte e questa spazia in molti settori compreso l’abbigliamento. I loro vestiti sono di un’eleganza unica in perfetto stile con i loro luoghi illuminati con tiepide luci azzurre e violacee. Il nero, l’oro e il rosso la fanno da padrona. Amano la musica ed è difficile trovare uno Zaretyel che non sappia suonare, cantare o danzare. Adorano dipingere o creare sculture nella pietra o, raccogliendo la polvere dei cristalli, creare vetrate o giochi di luce esposti nelle vie.
Gli Zaretyel accedono a tutte le classi caratterizzandole sempre con stile. Le loro ideologie dove la vita va presa così com’è, non permettono di identificarsi in stili che mancano di eleganza o con una mentalità troppo altruista; se qualcuno affronta un proprio sentiero è giusto che ne sia responsabile, mentre per la magia, essendo fonte elegante ed affascinante, è giusto che venga espressa liberamente e non controllata.
La loro mentalità è sottile; spesso dicono quello che pensano e danno per scontato quello che a volte non è, ma sono eleganti nel parlare e difficilmente rozzi con frasi particolarmente ben udibili (tips: come parlerebbe un lord inglese, per esempio). L’aristocrazia è molto importante nella vita di uno Zaretyel, stile che deve essere di esempio per tutti, anche per le altre razze meno affascinanti di loro.
Una società Zaretyana possiede una figura regale al comando che può essere un imperatore (Kalyasuer) o imperatrice (Kalyasuermin) o entrambe.
Sotto la prima casata imperiale vi sono le prime 3 casate più importanti che fungono da consiglieri della prima, seguite poi dalle 9 casate medie (3 per ogni casata importante) che hanno lo stesso ruolo di consiglieri ma solo per le tre casate importanti. Insieme formano il Grande Anello Nero ( Glarbuer Schlevary Kleis ) che promuove leggi, gestisce la città, gli eventi, i conflitti esterni, il commercio e qualsiasi cosa inerente alla vita della propria città.
L’onore fa parte della loro guida; difficilmente uno Zaretyel mente (anche perchè dovrebbe quando l’evidenza dei fatti è così esplicita?), ma ciò non significhi che non possano girare attorno ad una menzogna o verità utilizzando un linguaggio forbito e difficile da comprendere. Giocano spesso con il valore stesso delle parole, ma alla base deve sempre esserci l’onore. Se uno Zaretyel da la sua parola, non esiste borsa colma d’oro che possa fargli cambiare idea e anche per questo motivo ingaggiare uno Zaretyel significa fedeltà assoluta sul compito, nonostante il costo molto elevato dell’ingaggio. Lo stesso Zaretyel è dedito a portare a termine la missione svolgendo il compito nei migliori dei modi al punto da risultare “perfetto”: non sceglierà mai la via più banale, ma quella che possa fargli avere il massimo dei complimenti.
E’ capitato in passato che qualche Zaretyel perdesse l’onore e per questo motivo l’epilogo è sempre drastico con una soluzione mortale (quasi sempre per mano stessa dello Zaretyel infangato).
Ma gli Zaretyel non sono così perfetti come dicono dato che non conoscono e non comprendono le usanze di superficie e così il loro stile razionale può mostrare un atteggiamento privo di emozioni quando invece queste creature vivono di sensazioni e poesia. Non comprendono nemmeno il sarcasmo della superficie e danno per certo che quelle battute siano verità nascoste dietro ad una fragile debolezza. Di conseguenza la loro reazione è priva di interesse e fastidiosamente disarmante.
Gli Zaretyel parlano il comune del sottosuolo, ma già da piccoli sono portati, per motivi politici e contrattuali, a conoscere almeno una di queste lingue aggiuntive: comune della superficie, elfico e nanico.

Gli Zaretyel hanno un sistema di vita molto elegante, longevo e particolare e non solo esteticamente. Possono infatti arrivare a campare più di 1000 anni e le fasi d’invecchiamento si sviluppano tutti nell’ultimo secolo di vita. I loro modi sono al quanto garbati anche quando vogliono essere rudi o arrabbiati. Difficile sentire del turpiloquio nei loro discorsi. Alcuni matrimoni sono combinati per mantenere la stirpe forte e pura, ma questo non sta a significare che siano da meno quelli dettati dall’amore. Le feste sono sontuose, ma mai troppo altisonanti o chiassose. Amano la musica e l’arte in generale al punto che uno Zaretyel deve poter essere un artista almeno in qualcosa (strumento musicale, pittura, modellare la pietra, etc.), la danza e sono decisamente portati alla politica grazie al loro modo di parlare che risulta quasi sempre affascinante e ammaliatore.
Le loro costruzioni si mescolano con l’ambiente circostante, quindi è facile che una stalagmite possa essere la base di una villa a più piani, oppure alberi sotterranei che si intrecciano con facciate che richiamano lo stesso motivo dell’albero. Le vetrate sono ampie e colorate che raccolgono le luci soffuse dei cristalli ed espandono la loro colorazione nelle abitazioni stesse creando giochi di luci.

Fisiologia

Fisiologia. Gli Zaretyel raggiungono altezze medie proprio come un umano, in contrasto con la fisionomia per quanto riguarda le ossa che ricorda molto quella elfica. I Visi però non sono a V come la razza appena citata, ma presentano caratteristiche umane. Difficilmente sono obesi, sia per scelta che per natura; è molto importante l’apparenza e di conseguenza seguono una dieta rigida e del movimento quotidiano anche quando non sono all’avventura.
Il peso è quindi leggero e nel caso lo vogliate creare casualmente, la formula è simile a quella degli Elfi Silvani:
Peso Maschio/Femmina Base: 47/37 + 2d8 = Peso totale
Grazie a questa “leggiadria” risultano rapidi e furtivi, ma deboli e cagionevoli; se si dovessero trovare in lunghi periodi sotto la luce del sole sono soggetti a emicrania, insolazioni e debolezza da spossatezza. I colpi contundenti ricevuti saranno molto più accentuati e il dolore sarà molto alto.
I loro movimenti in azione sono così aggraziati che è come se scivolassero nelle ombre e nel vento, sinuosi più dei Tiefling quando invece vivono il quotidiano. La sensualità fa parte del loro essere sia come movimenti che come pensiero al punto di non sembrare mai fuori posto o troppo eccessivo: non esiste uno Zaretyel timido.
La loro carnagione è pallida con sfumature che principalmente tendono al grigio, ma anche all’azzurro o lievi sfumature verdognole (pari ai colori diversi degli umani della superficie). Questo non è dovuto solo al mancato contatto della luce del sole, ma è nella loro natura dato che uno Zaretyel che ha deciso (stranamente) di vivere in superficie apparirà con una pelle leggermente più scura, ma mai rosea o rossa.
I capelli, per natura, tendono al bianco o al biondo platino, ma è facile trovare uno Zaretyel che tinga il proprio capello sia per fascino che per utilità (una spia è facile che tigna i capelli di colore nero) ma sempre con un secondo colore ben visibile: una ciocca di colore diverso o le punte che sfumano in contrasto al colore principale . Amano le acconciature, ma le sfoggiano solo in determinate circostanze o eventi perchè adorano anche la praticità insieme all’eleganza; difficile trovare uno Zaretyel spettinato.
Particolare riconoscibile su uno Zaretyel non è solo il colore della pelle o l’atteggiamento sinuoso e perfetto nei movimenti, ma la sclera nera dell’occhio in contrasto con iridi molto colorate (non saranno mai neri o castani). Possono essere di ogni forma, dal taglio sottile a quello obliquo come gli elfi, ma sono soliti essere molto grandi.
Già ripetuto diverse volte, questa razza è molto pignola sull’estetica e quindi anche i vestiti e le loro armature hanno uno stile armonioso con linea lunghe e difficilmente morbide. Gli abiti comuni maschili contornano il proprio corpo risaltando la forma del petto e delle gambe, per le donne si tende ad avere gonne ampie su vite strette con scollature vertiginose e spalle ben in vista.
In azione invece gli abiti devono essere comodi, ma mai sciatti; uno Zaretyel ricerca sempre un vestito di prima scelta e mai una camicia presa al mercato dei plebei di Mosgrul.

In Azione. Anche nei combattimenti non perdono mai il loro fascino. Spesso usano armi di una certa classe come scimitarre o stocchi, ma questo non significhi che uno Zaretyel non possa maneggiare uno spadone. Tuttavia il loro stile è molto particolare ed elegante come una danza continua. Si narra che i “Bladesinger” furono ispirati proprio dallo stile di combattimento Zaretyano. L’uso degli incantesimi deve essere eseguito con un certo stile e possibilmente che possa trarre effetto scenico. Questo loro modo di agire in battaglia li rende affascinanti e temibili allo stesso tempo. Il nemico rischia spesso di temere quel combattimento freddo e affascinante.
Sono molto pratici nonchè inventori della “spada frusta”, una lama che grazie ad una corda di ferro interna permette di allungarsi diventando una frusta di metallo. Quest’arma è utile per colpire un obbiettivo a distanza e sorprenderlo per distrarlo durante una propria concentrazione.
Durante le contrattazioni, uno Zaretyel non chiederebbe mai spudoratamente di ottenere una somma maggiore, ma userà il suo linguaggio forbito e la sua eloquenza per far si che ottenga un maggior guadagno senza nemmeno dare la parvenza di chiederlo esplicitamente.

Le Fasi della Vita

Gli Zaretyel sono una razza molto longeva che riesce a toccare anche i 900 anni di vita è affrontano la vecchiaia esattamente come il normale tragitto di un umano; Uno Zaretyel di 440 anni avrà l’estetica pari ad un umano di 50 anni per esempio, quindi qualche ruga e i soliti problemi che la salute potrebbe dare a quell’età. Ma lo Zaretyel è colmo di orgoglio e tenterà in tutti i modi di invecchiare molto bene; avrà cura della pelle con bagni particolari, sarà attento all’alimentazione e farà sempre molto movimento. Tuttavia quando raggiungono l’età veneranda smettono di andare all’avventura, un pensionamento forzato dedicato all’arte e alla politica del luogo.
Vivono le epoche come le stagioni di un anno dove d’inverno sai che devi coprirti per il freddo, mentre in primavera puoi assaporare nuovi sapori e amori e così vivono le loro epoche in fasi naturali, in situazioni di adattamento, cogliendo però la parte costruttiva, positiva e benefica della situazione.
L’infanzia è caratterizzata per lo più dalla sperimentazione del nuovo, della conoscenza e del divertimento. Già in questo frangente lo Zaretyel ha già un’idea di cosa potrebbe fare in età più adulta e svilupperà il suo interesse verso una forma d’arte (pittura, musica, canto, danza, artigianato, etc.). Raggiunta l’adolescenza scopre il mondo lascivo degli Zaretyel ma senza accantonare lo studio sulla professione. Le notti diventeranno più lunghe e la partecipazione ad eventi mondani in città è quasi d’obbligo. Raramente uno Zaretyel arriva vergine in Età adulta e viene considerato un atto colmo di vergogna a cui bisogna fare ammenda (perdendola ovviamente ma in modo esemplare). E’ l’età dove lo Zaretyel abbandona casa per esplorare il mondo o raggiungere i propri obbiettivi. Nell’età adulta è consapevole di poter insegnare agli altri Zaretyel i valori della vita, della politica, dell’arte e di come godersi a pieno l’essenza della loro permanenza su Viflerya. Infine l’invecchiamento:
Lo Zaretyel è ben consapevole che è giunto al capitolo finale della sua vita e al contrario degli umani, non arranca, ma si gode appieno ciò che gli resta e cerca di lasciare un ottima eredita per i suoi successori sia per ricchezza che per nomea. Porta a compimento tutti i progetti che ha messo nel cassetto dedicandosi all’arte e alla politica, alle comunicazioni anche con altre razze (anche se sono inferiori) più per pavoneggiarsi di averlo fatto che per un vero rapporto di conoscenza. Anche se “Vecchio” lo Zaretyel rimane sempre affascinante e ben curato e per questo motivo non abbandonerà mai facilmente la vita lussuriosa. Uno Zaretyel che si lascia andare e non ha cura di se stesso è la vergogna della comunità e in quei rari casi che accade, potrebbe essere allontanato da essa perchè di cattivo esempio per i più giovani.

Fase della Vita Età (in fasce) Comparazione “umano”
Infanzia  1 – 135
 da 1 a 10
Adolescenza  136 – 190  11 – 19
Età Adulta  191 – 300
 20 – 30
Mezza Età  301 – 530
 31 – 50
Età Avanzata  531 – 695
 50 – 77
Età Veneranda  696 –  ~  Da 78 in su

Società

Amicizie. Come per gli Elfi, anche gli Zaretyel danno molto peso alle amicizie (o alla parola amicizia che non sono così sbadati da utilizzare con leggerezza), ma il loro legame non è così profondo. Infatti per loro essere amico di un’altra creatura risulta essere un privilegio di cui vantarsene, ma uno Zaretyel che si definisce amico, significa avere una persona fedele al proprio fianco e che non tradirà mai questo valore.
Se però uno Zaretyel vive il tradimento di questa amicizia, non viene vissuto con la consueta rabbia caratteristica delle razze della superficie, anzi, lo Zaretyel ha pena per la creatura che lo ha tradito; non esiste perdono davanti ad un tradimento ma nemmeno vendetta perchè non porterebbe a nulla di onorevole ( per questo motivo è impossibile trovare uno Zaretyel fanatico di Kawryz), bensì un rapporto lavorativo terminato e mai più ripristinato. Sono creature molto drastiche ed è davvero difficile che possano tornare sui loro passi, questo fa si che se un “non-Zaretyel” ottiene la loro amicizia, ne ha ben cura.
Gli Zaretyel provano comunque la rabbia o la sensazione di vendetta quando ad una creatura loro amica gli viene fatto del male o addirittura uccisa. Nel primo caso la rabbia non è mai sfoggiata con impeto o urla, ma silenziosa come la lama che taglia la gola di una vittima. Così come accade anche nel secondo caso dove però la vittima deve conoscere la spietatezza delle ombre dato che non ha privato lo zaretyel di un amico, ma al suo amico la possibilità di godere della compagnia dello Zaretyel.
Gli Zaretyel non si affezionano facilmente ad un amico non della propria razza; oltre al fatto che sicuramente morirà molto prima visto la vita longeva di questo popolo del sottosuolo, sanno di per certo che vedono l’amicizia in modo diverso dal loro pensiero e che non ci sarà mai una correzione di rotta.
Ci sono tre tipologie di amicizia Zaretyana: Amicizia Commerciale, Convenevole e Intima. L’amicizia Commerciale è dedicata non solo al commercio ma anche alle alleanze strategiche, ai compagni di viaggio che svolgono una missione, al prestare fedeltà ad un capo squadra e così via. L’amicizia Convenevole è quella che noi definiamo amicizia di compagnia, quindi passare del tempo insieme, gioire dei divertimenti del viaggio o l’intrattenimento sessuale che quella creatura potrebbe donare allo Zaretyel.
E poi c’è l’Amicizia Intima che comporta non solo un vero legame, ma la possibilità che lo Zaretyel provi vero amore verso l’altra persona e quindi non più un atteggiamento egoista ma anche altruista.

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Relazioni Sentimentali. Le altre razze documentandosi sugli Zaretyel, hanno spesso sentito parlare di “giostra”. Per alcuni è il gioco a cavallo con lancia dove bisogna disarcionare il proprio avversario con un colpo solo, per altri è un percorso ad ostacoli per mettere alla prova la propria destrezza in vista di un premio.
Per gli Zaretyel invece è sentirsi liberi di frequentare una o più persone senza vincoli e per pura passionalità, divertimento ed esplorazione dei sensi.

Gli Zaretyel però non comprendono il tabù umano e questo sta a significare che spesso esplorano la sessualità anche con persone dello stesso sesso e senza limitazioni. Non comprendono nemmeno la gelosia e la possessione anche se con il vincolo del matrimonio la questione è sempre legata all’onore e rispetto.
Finchè uno Zaretyel è “nella Giostra” può incontrare e avere interazioni di qualsiasi tipo con chi vuole, ma se “scende dalla Giostra” lo Zaretyel deve avere una vita più sobria e, come direbbe un umano, più dignitosa.
Ma quando uno Zaretyel “scende dalla Giostra”? Quando trova dell’armonia con una persona che vuole frequentare per poi sposarla o quando riceve un corteggiamento indirizzato e ne è favorevole.
Questo periodo si chiama “concordare”. Entrambi gli Zaretyel (solitamente accade fra di loro) avranno un periodo che va dall’anno solare ai dieci anni prima di decidere se sposarsi o no. Spesso cedono verso i cinque anni comprendendo a pieno la giusta empatia per poi terminare nel matrimonio.
Una delle due parti però potrebbe non trovarsi più in sintonia e così avviene il “disaccordo” dove entrambe le parti decidono di non continuare il loro “concordare” e questo comporta un risalire sulla giostra di propria volontà.
Il Matrimoni Zaretyelano viene chiamato “Vincolo Sinfonico”.
Il Vincolo Sinfonico si svolge quasi come quello umano dove saranno presenti gli invitati e testimoni. Ma le due parti, oltre a scambiarsi una promessa, hanno il dovere di esibirsi in qualcosa di artistico da dedicare alla persona che vogliono sposare. Solitamente è un canto, un ballo o un’esibizione strumentale, ma è capitato anche che qualcuno sfogasse le sue doti artistiche in qualcosa di più materiale come statue o altri cimeli.
Tutte le esibizioni non devono mai essere accompagnate dalla magia mentre la cerimonia può vantare di effetti speciali per enfatizzare il momento.
Non è possibile divorziare da uno Zaretyel poiché ogni contratto del popolo è suggellato dall’onore Zaretyelano ed anche per questo il tempo del “concordare” risulta molto lungo.
Tuttavia esiste un divorzio forzato che è caratterizzato dalla morte del coniuge. In questo caso lo Zaretyel deve mostrare rispetto facendo voto di castità per almeno sei mesi dopo di che, se lo vorrà, potrà risalire “sulla Giostra”.

 

Intimità e Nascite. Gli Zaretyel possono concepire solo fra di loro sia per un concetto naturale che razionale. Da che i registri degli Aetheri sono in vigore, non è mai stato registrato un “mezzo-Zaretyel”.
E’ risaputo che avere un rapporto completo con uno Zaretyel per un “non-Zaretyel” equivale quasi sempre alla morte (90% di possibilità di morire – 1d100), ma il fascino di queste creature ha portato alcuni non Zaretyel a perdere completamente la testa e rischiare la vita per una notte di passione. Coloro che sopravvivono diventano amanti degli Zaretyel e la società stessa li rispetta sia per il coraggio, sia perché (grazie al fato) viene considerata “pura” nella sua specie.
Ma gli Zaretyel hanno anche altri paletti da superare e spesso sono legati sia all’estetica, sia al concetto di giacere con creature non degne delle loro attenzioni. La loro mentalità, per quanto simile a quella degli Elfi d’Oro, è priva però di cattiveria, ma semplicemente suona come dato di fatto.
Esiste solo una razza che ha una resistenza più alta a sopravvivere alle loro auto-difese e questi sono i Tiefling grazie al sangue demoniaco (40% di fallimento su 1d100).
E’ però risaputo che nessuna razza potrà mai fecondare o essere fecondata da uno Zaretyel.

Neonato. Un Neonato Zaretyelano, appena viene alla luce, viene sdraiato su un terreno naturale completamente privo di vestiti. I presenti dovranno intonare canti e balli affinché Viflerya possa udirli e dare loro la sua benedizione; quando filamenti di energia usciranno dal terreno e avvolgeranno la piccola creatura in un caldo abbraccio, solo allora lo Zaretyel è benedetto dalla terra e potrà, un giorno lontano, essere degno di tornare da essa quando sarà morto.

Un Neonato non Zaretyelano non verrà mai battezzato secondo il rito, a verrà svolta una cerimonia puramente sobria o legata alla sua razza.

Riti Funebri. Gli Zaretyel dimostrano di essere molto vicini a Viflerya (sottolineano molto spesso nei loro discorsi di essere i prescelti) grazie a questo rito intenso ed emozionante con il quale finisce tutto il percorso di vita proprio con l’accettazione del pianeta stesso così come era iniziato.
Quando uno Zaretyel muore, il popolo si riunisce per celebrare il passaggio. Questo rito culmina con il dono alla terra del popolo sotterraneo e l’accettazione di Viflerya.
La celebrazione inizia con un canto che rappresenta la vita del morto. Se non si dovesse conoscerne la storia, saranno le note musicali di uno strumento ad accompagnare il momento tuttavia c’è sempre un canto finale che viene recitato con una cadenza pomposa come ultimo saluto quasi militare.
Durante il canto o la composizione, il defunto viene vestito di tutto punto con i suoi abiti più pregiati, ben puliti e curati. I capelli vengono pettinati ed acconciati affinchè possa risultare bello anche durante la morte.
Vengono rimossi eventuali segni di sangue; la salma deve essere assolutamente elegante e pulita.
Una volta finita la preparazione, i presenti che vogliono partecipare, dedicano a turno un bel ricordo che il morto ha lasciato nella loro vita o un augurio per l’ultimo viaggio nel cuore di Viflerya.
Una volta terminato questo passaggio, i celebranti si riuniscono in cerchio attorno al cadavere che viene adagiato per terra a contatto con il terreno naturale e iniziano una solenne preghiera verso Vilferya mentre bambini camminano attorno al deceduto lanciando petali di fiori in aria che ricadono su di lui. Dopo il canto che rappresenta la descrizione della salma, viene anche intonata una canzone finale che recita:

La quercia sorella mia, indica la mia via
libera il mio pensiero.
Il corso delle acque, il giorno in cui nacque
da noi a te
a te…

Ti invoco o terra, colora il mio eco,
con fiera lealta’ io giuro sincero,
tra anime morte e caos immenso
a Viflerya sovrana l’amore piu’ intenso…
Noi Zaretyel a te…

Questa nenia viene ripetuta fino a quando flussi di energia non fuoriescono dal terreno e non trascinano in esso il cadavere. Solo dopo che la salma sarà scomparsa sarà possibile terminare il canto.
Gli Zaretyel non hanno cimiteri, ma edifici che vengono chiamati “Sale della poesia eterna”.
Dentro queste sale è possibile ritrovare l’immagine di un morto Zaretyelano riprodotta in una vetrata (se molto importante), in una statua (se mediamente importante) oppure con un quadro (se individuo comune). Nelle sale aleggia sempre un odore d’incenso ed il silenzio è rotto da sussurri che riportano alcune gesta dei morti.
Gli Zaretyel celebrano il loro rito ad un non-Zaretyel se non ci sono individui della stessa razza presenti, altrimenti la priorità (oltre che il rispetto) richiede un rito adeguato alla natura del morto.

VS

Gli Aetheri vedono gli Zaretyel come una razza tutta da osservare e studiare. A detta loro, sono su Viflerya da molto tempo e quindi una grande fonte di conoscenza. Tuttavia comprendono alcuni loro usi e costumi completamente diversi dalla società e ne apprezzano più l’arte al punto di ottenere delle trattative davvero notevoli. Per quanto differenti, gli Aetheri sentono una certa empatia con queste creature sottili e all’apparenza fragili.

Non c’è cosa migliore quando qualcuno apprezza il tuo operato e lo Zaretyel è pienamente soddisfatto del gusto degli Aetheri. Per quanto sia una razza con gusti sui costumi un po’ particolari, gli Zaretyel ne ammirano le sontuose costruzioni con ampi archi. Spesso fanno visita alle loro città per settimane proprio per contemplarne l’arte di lavorare la pietra, il ghiaccio e i cristalli a tal punto di essere molto entusiasti di contrattare con loro. Sono una delle poche razze con cui hanno il piacere di parlare poichè risulta un dialogo rispettoso ed educato.

I Dragonidi conoscono molto bene l’idea che gli Zaretyel si fanno di tutte le razze, ma sono ottimi compratori. Quindi finchè uno Zaretyel resterà fuori dalle mura di una città di Dragonidi, meglio così.
Restano comunque delle creature antiche quasi quanto i Draghi ed è giusto portare una forma di rispetto, ma solo per etichetta. In compagnia è possibile trovare una certa alchimia razionale su strategie da prendere.

Non sono ne Draghi, ne Umani, quindi sono meticci. Eppure il loro stile di vita a clan e il loro modo di essere fieri di quello che sono, li avvicina molto all’idea che gli Zaretyel hanno della vita; il tutto diventa tollerabile, interessante ma a perdita di tempo. Tuttavia le loro scaglie lucenti e ben lustrate, creano effetti di luce interessanti nel sottosuolo.
Le collaborazioni alla fine rimangono puramente commerciali e molto diplomatiche portando rispetto per quelle che loro comunque definiscono figli di creature antiche quasi quanto loro.

Gli Elfi ammirano lo stile Zaretyel quanto il proprio. Alla fine sono anche ottimi alleati contro la continua lotta contro i Drow. Un Elfo non solo è curioso dello stile di vita Zaretyese, ma lo considera l’altra faccia della luna rispetto al loro stile a tal punto da esserne incuriositi ed affascinati. Le loro costruzioni che si mescolano con la natura del sottosuolo senza deturparla ricorda molto il perfetto stile di vita degli Elfi nel costruire case sugli Alberi senza soffocarli. Sono ben consci che gli Zaretyel vorrebbero i loro servigi a corte, ma è sicuramente un’ottima opportunità per comprendere a pieno la loro vita mondana.
I Drow vedono gli Zaretyel come impostori, nemici naturali del sottosuolo e usurpatori del vero. Saranno ottimi da sacrificare alla Dea Ragno.

Gli Zaretyel hanno due comportamenti ben distinti con alcuni Elfi. Verso gli Elfi d’Oro la stima è alta e riescono a trovare punti in comune come se fossero una sola razza. Amano entrambi l’arte e la purezza della razza. E qui veniamo all’unica divergenza; entrambe le razze pensano di essere quella superiore all’altra.
Verso gli altri Elfi la considerazione è sempre di pura stima, ma nulla di più. Sono spesso invitati a corte per presenziare nuovi trattati commerciali. Tuttavia lo Zaretyel si fida molto degli Elfi e non vorrebbero miglior alleato in battaglia. Evitano, se possono gli Elfi Oscuri e detestano altamente i Drow.

Gli gnomi non mostrano particolare interesse per gli Zaretyel, ma sono intrigati dalla loro politica e dal loro modo di vivere. Il resto? Lo considerano una perdita di tempo! Tuttavia, trovano divertente il fatto che gli Zaretyel si considerino superiori, e talvolta questo diventa una sorta di sfida personale per dimostrare il loro vero valore nell’ambito dell’intelletto.

Gli Zaretyel ritengono che gli gnomi vivano troppo freneticamente, ma è un evento raro che uno di loro mostri interesse per un’invenzione “non-Zaretyel”. Tentano talvolta di contrattare con gli gnomi, ma di solito gli affari non vanno a buon fine a causa della mancanza di pazienza di questi ultimi. Pur considerandoli abbastanza capaci di comprendere i loro discorsi, la loro superficialità scoraggia qualsiasi tentativo di stabilire un’alleanza.

L’Halfling non riesce ancora a capacitarsi sul fatto che questa razza provi antipatia verso di loro. Non riescono a comprenderlo. Sono sicuri che centri quella cosa con Kawryz, ma alla fine così è la vita: “Loro vivono nelle caverne, noi sotto la collina; non siamo proprio così diversi dai!”
Gli Halfling però ne ammirano la cucina e la considerano molto prelibata anche al punto di pagare qualsiasi prezzo pur di assaggiare le loro pietanze. 

Gli Zaretyel vedono gli Halfling con schifo malcelato. I loro sguardi li osservano dall’alto verso il basso e poi tornano a guardarli con un’espressione abbastanza chiara di disgusto sul volto. Non parlano molto, ne li vorrebbero mai nella loro servitù. Non vogliono vedere quei “piedi pelosi” andare in giro nelle loro affascinanti sale.
Tuttavia un commercio a distanza rende le cose molto semplici e redditizie visto che questi piccoli sgorbi alla stregua dei goblin, impazziscono per il loro cibo.

I Mezzanimali pensano che gli Zaretyel siano solo invidiosi della loro doppia natura e per questo motivo pensano di essere temuti. Non apprezzano la loro compagnia, anzi, si divertono a creare dei dispetti da quelli leggeri, a quelli veramente pesanti. Sarà difficile che vi sia un contatto fisico fra loro e per questo ne sono grati. Non tutti i mali vengono per nuocere.

Gli Zaretyel, come al solito, non accettano di buon grado ciò che non è puro o è “Mezzo”. I Mezzanimali non fanno eccezione. Sono schifati e considerati inferiori oltre che aborro della natura stessa. Un rapporto di cooperazione con loro è solo per un vantaggio, ma raramente si è visto uno Zaretyel e un Mezz’animale fare amicizia.

I Mezzelfi conoscono i modi altolocati degli Zaretyel ed il loro razzismo quasi fastidioso come quello Elfico, tuttavia riescono sempre a rimanere stupiti e spiazzati dal loro atteggiamento.
Al contrario degli Elfi non riescono a provare quell’antipatia naturale verso questa razza poichè la considera semplicemente chiusa come è chiusa la loro vita sottoterra. E’ quindi un dato di fatto (come per gli Zaretyel) che gli Zaretyel sottovalutino il potenziale Mezzelfico. Proprio per questo motivo li considerano ottimi per portare a termine affari ma niente di più. Forse meglio avere un cadavere in casa che un Zaretyel alla porta.

Gli Zaretyel, puristi per natura, vedono i Mezzelfi non solo come un brutto scherzo della natura, ma come una grossa macchia fastidiosa su una bella tela. Non giudicano i Mezzelfi con odio ma come “dato di fatto” ed Il modo in cui affermano questa tesi fa quasi credere che abbiano ragione (sarà per questo motivo si trovano molto in simbiosi con Elfi d’Oro).
Gli Zaretyel tendono a non voler per forza far amicizia con i Mezzelfi a meno che non ne siano costretti o non ci guadagnino qualcosa, anche a lungo termine. Questo fa si che gli Zaretyel considerano i Mezzelfi alla stregua dei loro servitori o schiavi.
Sono comunque affascinati dalla loro parte elfica che spesso li invitano alle loro corti come fenomeni d’intrattenimento. Dopotutto i migliori Bardi sono Mezzelfici e loro adorano le storie raccontate bene.

Ottimi vicini di casa quando si tratta di commercio. Loro bevono birra e liquore nanico? ottimo! I Nani vanno d’accordo con gli Zaretyel perchè ancora una volta trovano il loro stile di vita, seppur simile a quello elfico, totalmente differente poichè non oziano, ma macinano, di continuo. Forse non lavorano molto attivamente con le mani, ma la loro mente è così sottile che spesso è invidiabile.

Gli Zaretyel non amano molto lo stile nanico con barba, odori forti e modi di fare da vero scaricatore di porto. Tuttavia fabbricano della birra invidiabile, le loro trappole sono uniche e i loro saloni nelle miniere sono un esempio di come si dovrebbe contenere un certo stile.
E quindi buon viso a cattivo gioco.

Sebbene molto rispettosi, i Tiefling, non si fidano degli Zaretyel i quali li vedono come lontani parenti tolleranti degli Elfi. Il loro atteggiamento così elegante rischia di diventare quasi fastidioso e, talvolta, anche irritante. Tuttavia sanno che il pregiudizio degli Zaretyel è abbastanza risaputo in molte razze e, nonostante tutto, riescono a passare oltre proprio perchè è il loro atteggiamento naturale. Tuttavia, grazie alla vita lussuriosa in comune, a lungo andare diventa sempre più mite al punto da diventare molto più amichevole e sociale.

Gli Zaretyel vedono i Tiefling come portatori di un fardello molto pesante. Per certi versi sono affascinanti, ma questo viene sostituito dal compatimento verso queste creature. Lo Zaretyel tende, quindi, a non legare tantissimo con i Tiefling preoccupandosi, stranamente, di non ferire il loro animo con i loro atteggiamenti. Talvolta il piacere della loro compagnia spinge gli Zaretyel ad avere nella servitù più Tiefling che altre creature. E’ ben risaputo che se uno Zaretyel e un Tiefling fanno amicizia, niente e nessuno potrà mai dividerli.

Gli Umani sono ben consci dei modi altolocati degli Zaretyel e ne rimangono piacevolmente affascinati. Hanno una bellezza particolare dovuta al loro portamento anche se quest’ultimo viene un po’ offuscato quando aprono bocca. Li considerano estremamente affascinanti quanto pericolosi. Infatti sanno perfettamente che non potranno mai avere una relazione sentimentale con questa razza e si accontentano di offrire loro dei servigi. Essere amico di uno Zaretyel è un privilegio; qualcuno mormora che sia stata la prima razza a mettere piede sul mondo di Viflerya. Gli Umani sono attratti anche dal loro stile di vita e lo scambio di idee sull’arte e sugli usi e costumi è di vitale importanza per una comunicazione commerciale duratura.

Gli Zaretyel vedono gli Umani come popolo pericoloso se lasciato libero di agire. Per questo motivo usano il proprio fascino per schiavizzarli e renderli più innocui. Gli Zaretyel però conoscono anche l’avidità del popolo umano al punto di temerli perchè non c’è cosa peggiore di una razza che ha poco tempo da vivere e una fretta maledetta di portare a termine i propri scopi nel più breve tempo possibile. Gli Zaretyel ebbero tante vittime durante “la mattanza dei primitivi” (1^ Era) per mano degli umani ed è l’unica cosa che ricordano del passato.
Tolto questo oscuro passato (che lo Zaretyel lo ricorda ogni volta che viaggia in superficie), gli Umani sono ottimi per le comunicazioni nel mondo della superficie e abbastanza ingenui da non vedere il doppio gioco di uno Zaretyel nell’ottenere quello che vuole.
Gli Zaretyel possono fare amicizia con gli Umani se questi hanno buon gusto nell’arte e hanno una discreta intelligenza (12 in su). Gli umani potranno credere che il loro atteggiamento amichevole sia un gran traguardo raggiunto.

Tratti e Creazione

Aetheri di AD&D.
Bonus Caratteristiche: Destrezza +1 e Intelligenza +1
Malus Caratteristiche: 
Costituzione -1 e Carisma -1
Bonus/Malus Bellezza:
  da 1 a 4 (a scelta del Master)
Altezza: 150/145 + 6d10 (maschio/femmina)
Peso: 47/37 + 2d8
Età: 130 + 6d6
Età Massima: Base 696 + 3d100
Movimento: 9 metri
Visione Speciale: Infravisione a 36 metri


SEZIONE DA COMPLETARE

 

Dungeons-and-Dragons-Logo

Aetheri di D&D 5th.
Incremento dei Punteggi di Caratteristica: Il punteggio di Destrezza aumenta di 2 e quello di Intelligenza di 1.
Bonus/Malus Bellezza:  da 1 a 4 (a scelta del Master)

Altezza: 150/145 + 6d10 (maschio/femmina)
Peso: 47/37 + 2d8

Età: 130 + 6d6
Allineamento: Gli Zaretyel tendono ad essere molto Legali grazie al loro stile di vita basato sull’onore e sullo stile di vita impeccabile.
Taglia: Taglia Media
Velocità: La velocità base sul terreno di uno Zaretyel è di 9 metri.
Scurovisione: In condizioni di luce fioca può vedere fino a 36 metri come se si trovasse in condizioni di luce intensa e nell’oscurità come se si trovasse in luce fioca. Nell’oscurità non è in gradi di discernere i colori, ma solo le tonalità di grigio.
Fascino dell’ombra: Lo Zaretyel è portato ad avere competenza in Furtività e Doti Artistiche grazie al suo retaggio.
Sinfonia Oscura: Lo Zaretyel possiede ed ha competenza in uno strumento musicale a scelta
.
Linguaggi: Gli Zaretyel sanno parlare e leggere il Comune del sottosuolo, il Comune della superficie e una lingua standard a scelta.